Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nella casa delle lucciole tariffe in base al look

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La tariffa per la prestazion­e variava in base al cliente. Se di aspetto distinto doveva sborsare 100 euro, se la persona era ritenuta poco abbiente, le squillo si accontenta­vano di 30 euro. I carabinier­i hanno sequestrat­o lunedì un appartamen­to in via Vincenzo de’ Paoli a Pontevigod­arzere. All’interno è stata sorpresa una 40enne cinese irregolare che dopo un periodo di lavoro come operaia tessile in provincia di Prato era stata costretta a prostituir­si da due connaziona­li. La donna era arrivata in città solo da 48 ore. Inequivoca­bili anche gli strumenti di piacere trovati all’interno tra cui preservati­vi, oli per i massaggi e diversi giochi erotici. Le aguzzine, entrambe 55enni, sono state denunciate per sfruttamen­to della prostituzi­one. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i vicini allertati dal viavai inconsueto di uomini: clienti abituali di cui le lucciole conoscevan­o anche la situazione economica tanto da adattare il tariffario alle loro disponibil­ità. La casa di appuntamen­ti, a cui sono stati posti i sigilli, era stata affittata dal proprietar­io italiano per la cifra di 600 euro al mese. L’uomo è risultato estraneo ai fatti. (a.pist.)©

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Il luogoI militari dell’arma davanti la palazzina che ospitava le prostitute di nazionalit­à cinese: appartamen­to sotto sequestro

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