Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Stadio, campi sintetici uffici: la «Coverciano» del Rugby è a Verona (e l’ha fatta una donna)

- di Lorenzo Fabiano

Lo avessimo scritto solo un po’ di tempo fa, qualcuno poteva pensare che fossimo dei visionari. E invece, è tutto vero. Ciò che per gli appassiona­ti di rugby sulle rive dell’adige era nulla più che un sogno, ora è realtà. Non solo in poco tempo Verona è praticamen­te dal nulla divenuta città rugbystica (e già questo basta e avanza) ma è oggi un modello di programmaz­ione cui guarda con una buona dose di ammirazion­e tutta l’italia della palla ovale. A suggellare questa realtà è stata ieri l’inaugurazi­one ufficiale del nuovo «Payanini Rugby Center», il centro sportivo di ultima generazion­e per il rugby realizzato con capitale privato da Raffaella Vittadello (e dal marito Vladimir Payano), imprenditr­ice nel campo dei marmi e, soprattutt­o, presidente del Verona Rugby. A tenere a battesimo la struttura — dotata di 3 campi in erba naturale, un campo sintetico 70x50 e un campo indoor, nonché di uno stadio da 2.500 posti — è stata niente meno che la nazionale di rugby guidata dal ct Conor O’shea, che in questi giorni si è accasata in questa nuova struttura — una sorta di Coverciano della palla ovale — per prepararsi ai prossimi test match. Come si sa, domenica capitan Parisse e compagni voleranno oltre oceano per la sfida del 3 novembre al «Soldier Field» di Chicago contro l’irlanda; al ritorno in Italia, se la vedranno il 10 al «Franchi» di Firenze contro la Georgia e una settimana più tardi, il 17 novembre allo «Stadio Euganeo» di Padova contro l’australia; chiuderann­o infine la serie in grande stile sabato 24 novembre nella cornice dell’olimpico di Roma contro i leggendari All Blacks neozelande­si.

Centinaia di persone entusiaste hanno assistito al primo allenament­o appositame­nte tenutosi a porte aperte al Payanini Center, un avvenirist­ico gioiello di rara bellezza. Qualcosa di più che uno stadio, ma un vero e proprio centro sportivo polifunzio­nale con tre campi di gioco, un campo indoor, campo da calciotto al coperto, palestra, sala convegni, uffici, ristoranti. Uno spazio di aggregazio­ne cui si aggiunge la foresteria per i ragazzi della Verona Rugby Academy, la prima accademia rugbystica indipenden­te nata in Italia per forgiare giovani tra i 14 e i 18 anni di età provenient­i da tutto il territorio nazionale. La presenza degli azzurri con in testa il presidente della Federazion­e Alfredo Gavazzi non poteva essere miglior occasione per il taglio ufficiale del nastro avvenuto ieri sera in una clubhouse gremita e tirata a festa. A far gli onori di casa, il presidente del Verona Rugby Raffaella Vittadello, visibilmen­te emozionata: «Ringrazio chi mi è stato accanto, a

” Parisse Siamo sorpresi, magari in Italia ci fossero altri impianti così

partire da mio marito che ha condiviso con me ogni passaggio, e tutti i collaborat­ori che sono ogni giorno al mio fianco a darmi una mano. Facciamo tutto questo per noi, per voi, ma soprattutt­o per chi verrà. La sfida principale è stata quella di completare i lavori velocement­e ed essere pronti per l’inizio del campionato». Accanto alla Vittadello è intervenut­o Marzio Innocenti, ex bandiera azzurra e presidente del comitato veneto della Federugby: «Questo è un balzo verso il futuro per il rugby italiano. Una scelta lungimiran­te della famiglia Vittadello che è entrata nel rugby investendo in formazione e strutture. La speranza è che questo sia l’avvio di un percorso seguito anche altrove. Tutto il movimento ne trarrà grandi benefici. Verona è insieme a Padova una delle due sedi venete dove poter ospitare un test match della nazionale. Al sindaco Sboarina ho detto che entro cinque anni questa città potrà vivere l’emozione di un altro scudetto dopo quello conquistat­o dall’hellas Verona nel calcio nel lontano 1985». L’ultima parola al capitano degli azzurri Sergio Parisse: «Siamo tutti sorpresi di un impianto così. Una meraviglia. Magari ce ne fossero altri in Italia come questo. Compliment­i al Verona Rugby e a chi ha avuto il coraggio d’investire nel nostro sport. È qualcosa che aiuta tutto il movimento; speriamo che Verona sia di esempio. Ci siamo allenati bene e con la giusta intensità in vista delle prossime partite. Affrontere­mo queste quattro partite con grande entusiasmo».

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 ??  ?? Il battesimo Raffaella Vittadello, presidente del Rugby Verona, ieri al taglio del nastro del suo Payanni Center con gli Azzurri
Il battesimo Raffaella Vittadello, presidente del Rugby Verona, ieri al taglio del nastro del suo Payanni Center con gli Azzurri

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