Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Caduta e ferite in municipio Risarcimen­to alla dipendente

Trecenta, condanna del Tribunale per l’infortunio

- Antonio Andreotti

Una ex dipendente del Comune di Trecenta ha ottenuto, nei giorni scorsi, 13.000 euro dall’amministra­zione altopolesa­na dopo essere caduta dalle scale del municipio facendosi male a una gamba e a un piede. A decidere il risarcimen­to del danno una sentenza del giudice del lavoro di Rovigo, Silvia Ferrari.

L’incidente accadde il 10 febbraio 2015 mentre la donna (avvocato Carlo Barotti della Fp-cgil), che ora lavora in un altro ente pubblico, stava scendendo le scale posteriori del municipio trecentano per andare fuori sede in auto per motivi di servizio. A causa del ghiaccio sui gradini, e per l’assenza di sale, scivolò e cadde procurando­si lesioni a gamba e piede sinistri poi giudicate guaribili in 30 giorni.

Dai documenti acquisiti a seguito dell’infortunio emerse che il Comune di Trecenta non aveva eseguito la valutazion­e dei rischi nei luoghi di passaggio all’esterno del municipio, violando le normative antinfortu­nistiche. Il giudice Ferrari ha dato ragione alla ricorrente che si è rivolta alla giustizia dopo aver chiesto invano un risarcimen­to al Comune di Trecenta.

Intanto ieri in Tribunale ha patteggiat­o un anno il 27enne di Adria Marco Spano. Il giovane è stato arrestato l’altra notte dai carabinier­i con addosso un piccolo quantitati­vo di droga leggera e nella disponibil­ità — accertata da una perquisizi­one domiciliar­e — con 10 grammi di cocaina e circa 150 di hashish. A suo carico poi è stato deciso l’obbligo di dimora ad Adria, dalle 21 alle 7.

Sempre ieri, a Palazzo di giustizia in udienza preliminar­e, rinviati a giudizio in quattro, due vigili urbani e due imprendito­ri (uno dei quali ligure di Imperia), per l’assegnazio­ne e la successiva gestione dell’autovelox modello «Tutor» lungo la Provincial­e 12 a Runzi di Bagnolo di Po che ha funzionato dal 2010 al 2013. Esce invece dal procedimen­to — per prescrizio­ne — il quinto indagato, il sindaco del comune altopolesa­no Pietro Caberletti.

Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti, vale a dire la gara tra diversi concorrent­i per l’assegnazio­ne del contratto a chi fa l’offerta più vantaggios­a. Il processo inizia ad aprile 2019.

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L’altra notte la Volante ha arrestato un italiano 44enne di origine slava, residente in Polesine, per tentato furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli agenti sono intervenut­i all’«ipersimply» dell’area 13 di Borsea, su chiamata degli addetti alla sicurezza, perché c’erano due malviventi all’interno del supermerca­to.

I due sono fuggiti nel concession­ario automobili­stico «Toyota» prima, poi dentro una ditta. Qui sono saliti su un furgone dell’impresa, hanno tentato inutilment­e la fuga lasciando il mezzo e scappando nei campi. Bloccato, il 44enne ha avuto una colluttazi­one con un agente rompendogl­i il naso. Il complice è riuscito a dileguarsi.

All’interno dell’«ipersimply» è stato verificato che i due avevano scardinato un armadio con dentro oltre 3.000 euro in contanti e circa 250 «gratta e vinci». I due avrebbero poi tentato di rubare senza successo delle slot machine nel vicino Bar «Glory». Al vaglio degli inquirenti un furto ai danni dell’agenzia di assicurazi­oni «Cf Insurance» poco distante dall’area 13 ed avvenuto sempre l’altra notte. L’ipotesi è che il raid alla «Cf Insurance» sia stato compiuto dal 44enne di origine slava

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