Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Comprando il pane aiutiamo le donne che subiscono violenza in silenzio»
Un gesto semplice come andare a prendere il pane potrebbe salvare una vita. All’inizio dell’estate è partita una campagna contro la violenza sulle donne che sfrutta i sacchetti del pane. I padovani che vanno in panificio si vedono consegnare le rosette e le mantovanine in sacchetti di carta speciali, sui quali sono scritti il numero verde 800814681 e il messaggio: «Per molte donne la violenza è pane quotidiano. Se hai bisogno d’aiuto chiama il centro antiviolenza». «Siamo fieri di questa iniziativa, il tema è importante e se ne deve parlare di più — afferma Carlo Quartesan, presidente dei panificatori di Ascom, associazione di categoria aderente al progetto patrocinato da Palazzo Moroni e Regione insieme ai Comuni dell’usl 6, a Confesercenti e Cna —. Il Centro Veneto Progetti Donna ha ricevuto molte più chiamate del previsto. Questo da una parte dispiace, perché sapere che una donna subisce violenza è sempre una sconfitta, ma dall’altra è un bene che si denunci». All’iniziativa hanno aderito tutti i panifici della città e molti in provincia. Ad ogni esercente sono stati consegnati mille sacchetti.
Non è la prima volta che si distribuiscono sacchetti con messaggi antiviolenza: la prima volta è accaduto nel 2012 e poi il progetto si è ripetuto nel 2014. Del tema, quindi, si parla sempre di più e ciò sembra infondere coraggio alle tante donne che finora hanno sofferto in silenzio. Una prova sono i dati del Centro Veneto Progetti Donna, che ogni anno vede salire il numero di vittime assistite. Negli ultimi undici anni le denunce sono aumentate in modo esponenziale, non tanto perché aumentino le violenze quanto perché cresce la consapevolezza della donna che non deve subire, non deve essere sottomessa e soffrire in silenzio. Solo nel 2017 sono state 886 le signore che a Padova hanno chiesto aiuto al Centro, molte con i loro bambini al seguito.
«Dietro a una mancata denuncia ci possono essere molti fattori — dicono le volontarie del Centro — la donna non vuole che il partner, spesso padre dei suoi bambini, subisca conseguenze, oppure ne è dipendente economicamente. Altre volte è spaventata dalla lunghezza dell’iter giudiziario o ha paura di perdere la custodia dei figli».
Anche un gesto quotidiano come comprare il pane può aiutare a sensibilizzare la gente sul tema.