Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Eleonora, i genitori fanno ricorso Processo rinviato
Tutto è in mano alla Cassazione. «Provati»
I genitori di Eleonora Bottaro, la ragazza che nell’agosto del 2016 morì appena diciottenne di leucemia perché rifiutò le cure, hanno fatto ricorso in Cassazione. Per questo il processo davanti al giudice monocratico di Padova, che doveva iniziare ieri, è stato rinviato. Lino Bottaro e la moglie Rita sono imputati per il reato di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento per la morte della figlia: la giovane seguì infatti i loro precetti, rifiutando la chemioterapia e sposando il metodo non scientifico di Hamer, che cura il cancro con le vitamine. Marito e moglie di Bagnoli di Sopra vennero indagati dalla Procura di Padova per la morte di Eleonora, ma il giudice per le udienze preliminari Mariella Fino decretò il proscioglimento dei due.
Secondo il primo giudice, chiamato a valutare l’opportunità di aprire un processo, i genitori della ragazza le volevano bene, credevano davvero che il metodo non scientifico Hamer potesse funzionare per lei e di questo avevano convinto la figlia, definita dal giudice «una giovane adulta», ovvero una ragazza coscienziosa e preparata, in grado di decidere da sola della propria vita. Contro questa decisione il procuratore aggiunto Valeria Sanzari, che condusse le indagini subito dopo il decesso della diciottenne, fece ricorso ai giudici di secondo grado, i quali diedero ragione alla Procura: la coppia di genitori doveva affrontare un processo, solo nel corso di un dibattimento potranno dimostrare la loro non colpevolezza. Ma ieri l’avvocato Raffaella Giacomin, che difende la coppia, ha fatto presente al giudice Marina Ventura di aver fatto
L’accusa La figlia morì di leucemia per aver rifiutato la chemio
ricorso al terzo e ultimo grado di giudizio, perché a suo parere i giudici dell’appello avrebbero emesso una prima motivazione, nel rinvio del processo in primo grado, che non erano tenuti a dare.
Si tratta di un tecnicismo giudiziario, sul quale l’avvocato intende mantenere il riserbo, ma che con ogni probabilità riguarda «il merito» della questione e non la procedura.
I coniugi Bottaro ieri non erano in aula. «Attendiamo il responso della Suprema Corte il 24 gennaio 2019 — dice l’avvocato Giacomin — i genitori di Eleonora sono molto provati. Se la Cassazione rigetterà il ricorso, saranno in aula ad ogni udienza (probabilmente da febbraio prossimo, ndr) per difendersi dalle accuse».
Il tribunale ha condannato per false attestazioni e truffa aggravata un poliziotto penitenziario e un medico. L’agente Roberto Di Profio e la dottoressa Maria Luisa Braga hanno preso rispettivamente un anno e due mesi e un anno di reclusione (pena sospesa) e dovranno pagare una multa complessiva di 1350 euro. La dottoressa avrebbe firmato falsi certificati di malattia al poliziotto, per un totale di 55 giorni, tra il 2011 e il 2013. L’inchiesta del pm Sergio Dini rientra nelle indagini sugli illeciti al Due Palazzi. (R.pol.)
E’ caccia ai banditi che mercoledì sera hanno rapinato una gioielleria del centro commerciale «Extense», seminando il panico con pistole e fucili tra i clienti. Il bottino è stato quantificato in 25mila euro in preziosi, oltre a 5mila euro di fondo cassa. L’automobile con cui sono scappati, una Bmw rubata a Montebelluna, è stata trovata bruciata a Ponte San Nicolò. Si tratterebbe di un commando di italiani, alcuni con marcato accento veneto. Tre sono entrati in azione a volto coperto, mentre un complice aspettava nella macchina accesa all’esterno. (A.pist.)