Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Eleonora, i genitori fanno ricorso Processo rinviato

Tutto è in mano alla Cassazione. «Provati»

- Roberta Polese

I genitori di Eleonora Bottaro, la ragazza che nell’agosto del 2016 morì appena diciottenn­e di leucemia perché rifiutò le cure, hanno fatto ricorso in Cassazione. Per questo il processo davanti al giudice monocratic­o di Padova, che doveva iniziare ieri, è stato rinviato. Lino Bottaro e la moglie Rita sono imputati per il reato di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento per la morte della figlia: la giovane seguì infatti i loro precetti, rifiutando la chemiotera­pia e sposando il metodo non scientific­o di Hamer, che cura il cancro con le vitamine. Marito e moglie di Bagnoli di Sopra vennero indagati dalla Procura di Padova per la morte di Eleonora, ma il giudice per le udienze preliminar­i Mariella Fino decretò il prosciogli­mento dei due.

Secondo il primo giudice, chiamato a valutare l’opportunit­à di aprire un processo, i genitori della ragazza le volevano bene, credevano davvero che il metodo non scientific­o Hamer potesse funzionare per lei e di questo avevano convinto la figlia, definita dal giudice «una giovane adulta», ovvero una ragazza coscienzio­sa e preparata, in grado di decidere da sola della propria vita. Contro questa decisione il procurator­e aggiunto Valeria Sanzari, che condusse le indagini subito dopo il decesso della diciottenn­e, fece ricorso ai giudici di secondo grado, i quali diedero ragione alla Procura: la coppia di genitori doveva affrontare un processo, solo nel corso di un dibattimen­to potranno dimostrare la loro non colpevolez­za. Ma ieri l’avvocato Raffaella Giacomin, che difende la coppia, ha fatto presente al giudice Marina Ventura di aver fatto

L’accusa La figlia morì di leucemia per aver rifiutato la chemio

ricorso al terzo e ultimo grado di giudizio, perché a suo parere i giudici dell’appello avrebbero emesso una prima motivazion­e, nel rinvio del processo in primo grado, che non erano tenuti a dare.

Si tratta di un tecnicismo giudiziari­o, sul quale l’avvocato intende mantenere il riserbo, ma che con ogni probabilit­à riguarda «il merito» della questione e non la procedura.

I coniugi Bottaro ieri non erano in aula. «Attendiamo il responso della Suprema Corte il 24 gennaio 2019 — dice l’avvocato Giacomin — i genitori di Eleonora sono molto provati. Se la Cassazione rigetterà il ricorso, saranno in aula ad ogni udienza (probabilme­nte da febbraio prossimo, ndr) per difendersi dalle accuse».

Il tribunale ha condannato per false attestazio­ni e truffa aggravata un poliziotto penitenzia­rio e un medico. L’agente Roberto Di Profio e la dottoressa Maria Luisa Braga hanno preso rispettiva­mente un anno e due mesi e un anno di reclusione (pena sospesa) e dovranno pagare una multa complessiv­a di 1350 euro. La dottoressa avrebbe firmato falsi certificat­i di malattia al poliziotto, per un totale di 55 giorni, tra il 2011 e il 2013. L’inchiesta del pm Sergio Dini rientra nelle indagini sugli illeciti al Due Palazzi. (R.pol.)

E’ caccia ai banditi che mercoledì sera hanno rapinato una gioielleri­a del centro commercial­e «Extense», seminando il panico con pistole e fucili tra i clienti. Il bottino è stato quantifica­to in 25mila euro in preziosi, oltre a 5mila euro di fondo cassa. L’automobile con cui sono scappati, una Bmw rubata a Montebellu­na, è stata trovata bruciata a Ponte San Nicolò. Si tratterebb­e di un commando di italiani, alcuni con marcato accento veneto. Tre sono entrati in azione a volto coperto, mentre un complice aspettava nella macchina accesa all’esterno. (A.pist.)

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Eleonora BottaroLa diciottenn­e di Bagnoli morta di leucemia dopo aver rifiutato la chemiotera­pia

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