Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sì alla Tav Verona-padova nel contratto Trasporti-rfi «Ma non è l’ok decisivo»

- di Antonio Spadaccino

Un «via libera» importante, ma non ancora decisivo. Nell’estenuante telenovela legata alla battaglia pentastell­ata sulle Infrastrut­ture, va registrato il «parere favorevole» allo schema di contratto di programma 2017-2021, parte investimen­ti, tra il Ministero delle Infrastrut­ture e Trasporti e Rete Ferroviari­a Italiana Spa. Ebbene la commission­e Lavori pubblici del Senato (presieduta dal grillino Mauro Coltorti) e la commission­e Trasporti della Camera (presieduta dal leghista Alessandro Morelli) hanno detto «ok» agli interventi sulla «Linea Av/ac Verona-padova: Verona-bivio Vicenza (1° lotto funzionale); attraversa­mento Vicenza (2° lotto funzionale); Vicenza-padova (3° lotto funzionale)», valutando inoltre «l’opportunit­à di utilizzare tecnologie che permettano la circolazio­ne di tutte le tipologie di treni».

In pratica, la tratta Veronapado­va «resiste» nel contratto tra Mit e Rfi, «con l’osservazio­ne - specifica Arianna Spessotto, deputata 5 stelle e componente della commission­e Trasporti - che si usino tecnologie tali da far circolare su quella tratta anche i treni regionali». La stessa Spessotto, però, ci tiene a puntualizz­are: «Questo via libera non significa che la Tav Verona-padova si farà. Per questo bisognerà attendere l’analisi dei costi benefici dell’opera alla quale sta lavorando una commission­e ad hoc per conto del ministero dei Trasporti. Quando si avranno quei risultati, il Mit stesso comunicher­à al governo la situazione e verrà presa la decisione definitiva». Una linea, questa, condivisa anche da Vincenzo D’arienzo, senatore Pd e componente della commission­e Lavori pubblici di Palazzo Madama. «Magari - dice - si potesse parlare di ok di entrambe le commission­i alla tratta Verona-padova... Qui siamo ancora appesi a questa benedetta analisi costi benefici che chissà mai quando avremo la possibilit­à di conoscere».

Una posizione, quella di D’arienzo, che non collima con quella del capogruppo consiliare del Pd in Regione, Stefano Fracasso. Il quale, vuoi anche per punzecchia­re la politica grillina, si lascia andare a queste consideraz­ioni: «Le commission­i parlamenta­ri di Camera e Senato - dice hanno confermato la realizzazi­one del tratto di Alta Velocità-alta Capacità tra Verona e Padova. Fa sorridere però come di fronte alla continua campagna dei 5 Stelle contro l’alta Velocità, questo documento sia stato approvato dalle commission­i. Come a dire che sul territorio si fanno le battaglie per prendere voti facili e poi quando c’è da votare le decisioni vere si fa finta di nulla». Il cerchio lo chiude Franco Miller, delegato di Confindust­ria Veneto all’alta Velocità. «Di per sè - dice l’imprendito­re veronese - il via libera delle commission­i al contratto di programma Mitrfi è una buona notizia. Certo, manca ancora l’ok definitivo ma questa storia dell’analisi costi/benefici ha un po’ stancato. I grillini devono smetterla di fare terrorismo su questo tema. Non è che ci sono corrotti ovunque, anzi ci sono persone che sanno fare bene il proprio lavoro e che sono pronti a dare al Nordest quelle infrastrut­ture, come la Tav, che servono per la nostra crescita. Io sto alle parole che ieri l’altro il vicepremie­r Matteo Salvini ha pronunciat­o a Fieracaval­li. Lui è stato chiaro dicendo che il Nordest ha bisogno di sviluppo. Chi è al governo con lui si adegui».

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L’operaUn sì importante ma non decisivo per la Tav Veronapado­va. Sotto, Franco Miller di Confindust­ria

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