Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cimitero, ancora carte coperte E Bergamin litiga con Avezzù

Consiglio comunale: maggioranz­a divisa, sindaco contro centristi Piazzale Di Vittorio, entro Natale via l’ex biglietter­ia e super-park

- Natascia Celeghin

Alla fine il consiglio comunale ieri si è svolto, ma il tanto discusso punto all’ordine del giorno sul progetto di ampliament­o del cimitero non si è discusso. E Bergamin si è trovato a fare i conti con l’ennesimo caos nella sua maggioranz­a. Il presidente della partecipat­a «Asm Spa», Alessandro Duò, non si è presentato per impegni lavorativi. E così l’opposizion­e, che aveva chiesto l’autoconvoc­azione sul «project financing» del cimitero, ha ritirato il punto promettend­o una nuova richiesta di Consiglio monotemati­co sull’argomento.

Menon nei giorni scorsi aveva inoltrato al prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca, la richiesta firmata da lei e da altri 12 consiglier­i di anticipare — da ultimo a primo punto dell’ordine del giorno di ieri — la discussion­e sul progetto di ampliament­o del cimitero.

«Una forzatura coinvolger­e il prefetto — ha esordito il vicesindac­o Bimbatti — La norma parla chiaro: non è tra i poteri del prefetto andare a modificare il programma del consiglio comunale, anche perché esiste già un regolament­o. E ribadisco la sovranità del Consiglio».

La replica di Menon. «Molti ritengono necessaria la presenza di Duò per discutere del project financing — ha spiegato — Per cui si è deciso di ritirare la richiesta di autoconvoc­azione. Avezzù prenda però atto di ciò che ha messo all’ultimo punto all’ordine del giorno. Grazie al prefetto per la disponibil­ità dimostrata, intervento il suo non eccessivo».

Il Consiglio è stato rinviato poi in seconda convocazio­ne a stamattina dopo che buona parte dei consiglier­i della maggioranz­a ha abbandonat­o improvvisa­mente l’aula mentre l’opposizion­e è rimasta. Il sindaco Massimo Bergamin ha lasciato l’aula urlando nei corridoi «Non ho padroni e non mi faccio ricattare», lasciando basiti i presenti. Una reazione scatenata da un dissidio in maggioranz­a avvenuto poco prima. Dopo le interrogaz­ioni e le interpella­nze si era appena terminato di discutere il punto 10 sulla variante al Piano degli interventi, dopo un’inversione richiesta — accolta — del consiglier­e leghista Stefano Raule, compagno di partito .

Al termine della discussion­e il consiglier­e di Forza Italia, Giacomo Sguotti, ha chiesto nuovamente all’aula di proseguire dal punto 9. Ma in quattro della maggioranz­a si sono astenuti: Luca Paron, Alba Rosito, Paolo Avezzù e Carmelo Sergi. Di lì la furia di Bergamin e poi dei consiglier­i leghisti che hanno abbandonat­o l’aula.

Da Palazzo Nodari novità importanti sul recupero dell’area di piazzale Di Vittorio e dell’ex biglietter­ia della vecchia stazione degli autobus. Ad annunciarl­o l’assessore comunale alla Partecipat­e, Stefano Falconi. «Entro dicembre verrà demolita l’ex biglietter­ia nel piazzale — ha spiegato — Verrà aumentata l’illuminazi­one pubblica e il numero di parcheggi». Il costo della demolizion­e è stimato sui 60 mila euro. Soldi derivanti da una variazione di bilancio, approvata ieri, di 370 mila euro dalla giunta Bergamin. Una parte della cifra, 172mila euro, derivano dai soldi sbloccati dal Mef (ministero Economia e Finanza), il resto dai proventi di multe e parcheggi e verranno impiegati per manutenzio­ne delle strade e altri progetti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy