Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cimitero, ancora carte coperte E Bergamin litiga con Avezzù
Consiglio comunale: maggioranza divisa, sindaco contro centristi Piazzale Di Vittorio, entro Natale via l’ex biglietteria e super-park
Alla fine il consiglio comunale ieri si è svolto, ma il tanto discusso punto all’ordine del giorno sul progetto di ampliamento del cimitero non si è discusso. E Bergamin si è trovato a fare i conti con l’ennesimo caos nella sua maggioranza. Il presidente della partecipata «Asm Spa», Alessandro Duò, non si è presentato per impegni lavorativi. E così l’opposizione, che aveva chiesto l’autoconvocazione sul «project financing» del cimitero, ha ritirato il punto promettendo una nuova richiesta di Consiglio monotematico sull’argomento.
Menon nei giorni scorsi aveva inoltrato al prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca, la richiesta firmata da lei e da altri 12 consiglieri di anticipare — da ultimo a primo punto dell’ordine del giorno di ieri — la discussione sul progetto di ampliamento del cimitero.
«Una forzatura coinvolgere il prefetto — ha esordito il vicesindaco Bimbatti — La norma parla chiaro: non è tra i poteri del prefetto andare a modificare il programma del consiglio comunale, anche perché esiste già un regolamento. E ribadisco la sovranità del Consiglio».
La replica di Menon. «Molti ritengono necessaria la presenza di Duò per discutere del project financing — ha spiegato — Per cui si è deciso di ritirare la richiesta di autoconvocazione. Avezzù prenda però atto di ciò che ha messo all’ultimo punto all’ordine del giorno. Grazie al prefetto per la disponibilità dimostrata, intervento il suo non eccessivo».
Il Consiglio è stato rinviato poi in seconda convocazione a stamattina dopo che buona parte dei consiglieri della maggioranza ha abbandonato improvvisamente l’aula mentre l’opposizione è rimasta. Il sindaco Massimo Bergamin ha lasciato l’aula urlando nei corridoi «Non ho padroni e non mi faccio ricattare», lasciando basiti i presenti. Una reazione scatenata da un dissidio in maggioranza avvenuto poco prima. Dopo le interrogazioni e le interpellanze si era appena terminato di discutere il punto 10 sulla variante al Piano degli interventi, dopo un’inversione richiesta — accolta — del consigliere leghista Stefano Raule, compagno di partito .
Al termine della discussione il consigliere di Forza Italia, Giacomo Sguotti, ha chiesto nuovamente all’aula di proseguire dal punto 9. Ma in quattro della maggioranza si sono astenuti: Luca Paron, Alba Rosito, Paolo Avezzù e Carmelo Sergi. Di lì la furia di Bergamin e poi dei consiglieri leghisti che hanno abbandonato l’aula.
Da Palazzo Nodari novità importanti sul recupero dell’area di piazzale Di Vittorio e dell’ex biglietteria della vecchia stazione degli autobus. Ad annunciarlo l’assessore comunale alla Partecipate, Stefano Falconi. «Entro dicembre verrà demolita l’ex biglietteria nel piazzale — ha spiegato — Verrà aumentata l’illuminazione pubblica e il numero di parcheggi». Il costo della demolizione è stimato sui 60 mila euro. Soldi derivanti da una variazione di bilancio, approvata ieri, di 370 mila euro dalla giunta Bergamin. Una parte della cifra, 172mila euro, derivano dai soldi sbloccati dal Mef (ministero Economia e Finanza), il resto dai proventi di multe e parcheggi e verranno impiegati per manutenzione delle strade e altri progetti.