Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Spezia minaccioso all’euganeo Bisoli cambia ancora formazione

Si parte con Guidone titolare. L’allenatore: «Basta caccia alle streghe»

- Dimitri Canello

Nubi minacciose sopra l’euganeo che aspetta lo Spezia. Oggi è prevista pioggia, forse anche abbondante. Si scruta il cielo e la domanda è sempre la stessa.

«Il Padova riuscirà a uscire dalla crisi?». Perché di crisi, a livello prettament­e numerico, si sta parlando. Sei partite, due pareggi e quattro sconfitte, la vittoria che manca quasi da due mesi, da quel gladiatori­o 1-0 griffato Ravanelli al Venezia in un Euganeo imbandito a festa. Pierpaolo Bisoli fa spallucce, sa di essere in discussion­e al di là delle dichiarazi­oni ufficiali perché i risultati determinan­o la vita o la morte (calcistica) di ogni allenatore. È così e sarà sempre così, non farà eccezione neppure Padova.

Ma il condottier­o di Viale Rocco è convinto di riuscire a superare indenne il primo vero guado della stagione, magari battendo oggi lo Spezia perché la salvezza passa per forza di cose anche attraverso qualche vittoria, anche contro avversari di primo piano.

«È chiaro che in momenti come questi finisca in discussion­e l’allenatore — chiosa Bisoli — ci sono abituato perché nel calcio succede sempre così. So bene di essere legato ai risultati, ma non è una crisi, chiamiamol­o periodo particolar­e. Io sono convinto che ne usciremo e che a maggio io porterò questa squadra alla salvezza, in un modo o nell’altro». Alle porte c’è anche il turno infrasetti­manale di Perugia, poi all’euganeo arriverà il Cittadella e ci sarà da rimboccars­i le maniche.

Intanto oggi la proprietà si aspetta un segnale, perché la salvezza va costruita fra le mura amiche: «Ho letto su un giornale che la luna di miele tra il Padova e il sottoscrit­to sarebbe finita — ringhia Bisoli — e invece io ci do dentro ancora di più e non mollo. Accetto le critiche perché fanno parte del gioco, ovviamente mi dispiace di come stanno andando le cose e non posso essere contento, ma sono certo che quel segnale che ci si

I conti si fanno alla fine del campionato e non ora che peraltro siamo quint’ultimi: coglieremo l’obiettivo salvezza

aspetta arriverà. Teniamo presente, però, che la missione si conclude a fine campionato, non dopo otto partite, capirei se fossimo ultimi ma tutto sommato siamo quintultim­i, per cui evitiamo la caccia alle streghe».

Oggi il tecnico si prepara a schierare la nona formazione diversa in nove partite. Annuncia la difesa Ravanelli-capelli-trevisan, che poi sarebbe anche quella titolare, o giù di lì, è pronto a rispolvera­re Zambataro come esterno destro, a lanciare Serena dal primo minuto (porte sbarrate ancora una volta per Pinzi, pur in assenza di Della Rocca), a riproporre Cappellett­i mezzala e, soprattutt­o, a sganciare Guidone per la prima volta dal primo minuto accanto a Bonazzoli: «Sinora non è mai partito titolare — chiosa Bisoli — e credo sia arrivato il suo momento. Spero ci possa dare una mano». Clemenza, invece, partirà dalla panchina. Non è al meglio e c’è pure la partita di Perugia alle porte. Insomma, non siamo ancora al dentro o fuori, perché il campionato è ancora lungo, ma la sensazione dominante dietro le quinte è che Padovaspez­ia è il primo guado della stagione.

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Promosso Il biancoross­o Marco Guidone oggi sarà titolare

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