Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ma nella zona rossa anziani e disabili dicono no al sindaco e restano nelle case
In teoria l’evacuazione doveva riguardare un centinaio di persone. In pratica, però, anziani e disabili hanno preferito salire ai piani alti delle loro case o trasferirsi per una notte da amici e familiari come il resto della popolazione. È questo l’effetto sortito dall’invito di sfollamento volontario divulgato ieri pomeriggio dal sindaco di Piazzola sul Brenta Enrico Zin nelle frazioni di Tremignon e Vaccarino, la zona rossa dove la piena del Brenta era attesa fra le tre di notte e le sei di stamattina. Ieri sera, nella sala della filatura messa a disposizione da Zin, le brandine occupate dagli sfollati si contavano sulle dita di una mano: «I volontari della Protezione civile hanno allertato gli abitanti casa per casa - spiega il sindaco -. Una volta informate della situazione, le persone con difficoltà motorie hanno preferito trovare altre sistemazioni e sono rimaste a casa. In generale c’è stata grande collaborazione e la situazione è sotto controllo». A Carturo, la frazione di Piazzola più vicina a Curtarolo, il sindaco ha disposto la chiusura alla circolazione del ponte sul Brenta, dove il Genio civile è intervenuto per rimuovere alcuni tronchi dall’asfalto. L’acqua diramata dal Brenta inoltre ha ingrossato il Muson dei Sassi a tal punto da far chiudere per precauzione la strada provinciale del Terraglione, facendo scattare l’evacuazione per un centinaio di residenti che sono stati invitati a raggiungere l’ex base aeronautica di Vigodarzere e a dormire in palestra.