Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Marcia su Roma, striscione anti-anpi La Digos indaga su Forza Nuova
Uno striscione (nella foto) inneggiante alla marcia su Roma del fascismo nella notte tra sabato e domenica scorsi sui cancelli della Gran Guardia, dove ha sede il comitato provinciale dell’associazione nazionale partigiani d’italia (Anpi). Atto rivendicato sulle pagine Facebook «Forza nuova Rovigo» e «Lotta studentesca Rovigo», gruppo che, collegato al partito di estrema destra, ha siglato lo striscione. Della vicenda si occupa la Digos della Questura rodigina, al lavoro per identificare gli autori di un atto possibile apologia di fascismo. «Un’azione simbolica per ricordare la vittoriosa marcia su Roma del 1922 che aprì le porte ad un ventennio di grande lustro e onore per l’italia» si legge sui social con richiami non solo alla dittatura, ma allo Stato fantoccio di Salò.
«A questi ragazzi — dice Antonella Toffanello, presidente Anpi Rovigo — bisognerà spiegare che il fascismo è un crimine e non rappresenta nulla di eroico. Hanno commesso un reato e chiederemo provvedimenti, questo è uno sfregio a tutto il Polesine, terra natale del martire anti-fascista Giacomo Matteotti».
Diego Crivellari richiama all’azione, oltre l’indignazione. «Sarebbe interessante sapere dagli estensori di questo striscione a quale “passato glorioso” si riferiscano — si chiede l’ex deputato Pd — Alla guerra? Ai bombardamenti? All’alleanza con i nazisti? Ai gas contro gli etiopi? Agli assassini di figure come Gobetti, Matteotti, don Minzoni? Alla violenza sistematica come strumento di lotta politica? Al partito unico? Al sabato fascista? Alle leggi razziali? Al razzismo antisemita? A vent’anni di dittatura? Alla miseria delle nostre campagne? Non possiamo rimanere inerti». (A.A.-N.C.)