Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cremonesi scuote la sua Kioene «Vincere il derby»
La voce del presidente si fa sentire: forte e chiara. Perchè Fabio Cremonese, dalla Kioene Padova, vuole qualcosa di più. E non fa nulla per nasconderlo. La sconfitta contro Trento, che segue il ko di Vibo Valentia, conferma che il sestetto di Valerio Baldovin continua a palesare qualche limite soprattutto di personalità. E quando ha la possibilità di ribaltare qualche gerarchia sulla carta, per un motivo o per l’altro, come già accaduto a Modena, se la fa sfuggire proprio sul più bello. Come accaduto sabato contro l’itas, un avversario di livello superiore. Ma se avesse perso il terzo set chiuso al contrario con la vittoria ai vantaggi per 31-29, probabilmente avrebbe potuto anche lasciare via libera al successo pieno di Padova. Che alla fine non è riuscita a sfruttare un vantaggio di tre punti e si ritrova con zero punti in mano: «A inizio stagione – spiega Cremonese – avevo indicato come obiettivo i playoff. E ribadisco in tutto e per tutto che possiamo raggiungerli. Ne sono fermamente convinto. Perché, ad esempio, se battiamo Monza e poi scopriamo che la stessa Monza va ad espugnare Perugia, significa che certi valori non sono inscalfibili. Anzi. Ma ci vuole più determinazione, a questi ragazzi credo manchi un pizzico di convinzione nei propri mezzi. Credo e voglio che facciano di più, perché è nelle loro potenzialità». Insomma, Cremonese non le manda a dire e prova a scuotere la squadra, chiedendole di alzare l’asticella. Domenica prossima ecco l’occasione migliore. Il derby con Verona, infatti, può essere la chiave per una svolta della stagione. Dal punto di vista motivazionale e tecnico, una partita che si prepara da sola: «E’ un derby e da presidente lo sento davvero moltissimo – ammette Cremonese – penso anche che possa essere l’avversario giusto per scuotere un po’ la squadra. E’ vero, putroppo, che con Vibo Valentia e Trento avevamo e abbiamo una tradizione negativa, ma è anche vero che talvolta anche le certezze più granitiche possono essere ribaltate. Mi auguro che la squadra recepisca il messaggio e lo traduca sul campo. Perché questa Kioene è da playoff. Voglio che lo dimostri subito. Basta che si convinca di essere una squadra forte. E si comporti come tale».