Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«La telefonata con mia figlia, non voleva la sentissi morire»

La madre di Gloria agli ispettori che indagano sulla Grenfell Tower: ero impotente

- Di Andrea Priante

«A quel punto Gloria ha detto che stava per riaggancia­re perché non sentissi le sue grida, ha detto che voleva solo svenire e che non avrebbe sentito niente». È un passaggio del racconto fatto dalla madre di Gloria Trevisan agli investigat­ori che indagano sul rogo della Grenfell Tower.

Una figlia intrappola­ta all’inferno. La tivù che trasmette le immagini di una torre in fiamme nel cuore di Londra. E le ultime parole che arrivano cariche di angoscia, al telefono. L’addio di una ragazza di 27 anni a mamma e papà.

Erano le 3.45 della notte del 14 giugno del 2017, e le fiamme stavano divorando la Grenfell Tower, lasciandos­i dietro settantadu­e morti tra i quali una giovane coppia di architetti veneti: Gloria Trevisan, di Camposampi­ero (Padova), e il suo fidanzato Marco Gottardi, di 28 anni, originario di San Stino di Livenza (Venezia).

Un anno e mezzo dopo, emergono nuovi dettagli, di quell’ultima notte. Lunedì la commission­e d’inchiesta britannica, impegnata da mesi a cercare di far luce su quella tragedia, ha esaminato la lettera consegnata a maggio da Emanuela Desaro, la madre di Gloria, assieme alla trascrizio­ne delle telefonate tra lei e la figlia. L’ultima chiamata, la più drammatica, dura 22 minuti.

Mamma Emanuela ripercorre quegli istanti come un incubo durante il quale la ragazza passò «dal panico, al terrore, alla consapevol­ezza e infine alla rassegnazi­one». Il ricordo di quella notte è ancora nitido e non le risparmia nulla: le grida di sua figlia, l’incoraggia­mento a cercare una via di fuga, il momento tragico in cui fu chiaro a entrambe che le squadre di soccorso avevano ormai rinunciato a risalire la torre e non avrebbero mai raggiunto l’appartamen­to di Gloria e Marco, al ventitrees­imo piano. «Non c’era più speranza», scrive Emanuela Desaro nella sua testimonia­nza.

«Se il fuoco arriva qui mi butto dalla finestra, te lo giuro mamma. Sono nel soggiorno e vedo fiamme dappertutt­o, stiamo solo aspettando», disse la ragazza. «Non ci credo che debba finire così, non ci voglio credere».

Nei documenti che il legale dei Trevisan, l’avvocato Maria Cristina Sandrin, ha consegnato alla commission­e d’inchiesta britannica, la conversazi­one registrata dai genitori viene descritta in modo dettagliat­o. Una testimonia­nza quasi «in presa diretta» di ciò che stava avvenendo nella Grenfell Tower.

La madre ricorda la terribile sensazione di impotenza nel sapere che, a 1.500 chilometri di distanza, Gloria era prigionier­a nella torre. Il Sun riporta ampi stralci della trascrizio­ne, dai quali emerge che Gloria e Marco sapevano di andare incontro alla morte. «A un certo punto mi ha detto che il fuoco stava entrando dalla finestra, voleva interrompe­re la chiamata. Ho detto: “No, voglio che mi passi Marco”. Ma Gloria ha risposto: “Marco è al telefono con suo padre”. Le ho detto che mi sentivo impotente, ha continuato a dire che non riusciva a respirare».

Sono gli ultimi minuti della vita dei due fidanzati: l’appartamen­to in fiamme, la difficoltà a respirare, la paura. «Mi ha ripetuto di nuovo cosa provava per noi e che dovevamo dirci addio e dovevamo essere forti», ricorda Emanuela Desaro. «A quel punto Gloria ha detto che stava per riaggancia­re perché non voleva che io sentissi nulla e ci ha salutato. Voleva terminare la conversazi­one perché non sentissi le sue grida, ha detto che voleva solo svenire e che non avrebbe sentito niente». Infine, le ultime parole: «Mi ha detto: “Voglio solo stare con Marco adesso”».

La coppia di fidanzati si era trasferita in Inghilterr­a tre mesi prima, per trasferirs­i in cima alla Grenfell Tower il mese successivo.

Emanuela Desaro ha spiegato che Gloria e Marco quella notte avevano anche tentato di mettersi in salvo raggiungen­do il tetto della torre, ma avevano trovato la via di fuga bloccata da un cancello chiuso. La madre le aveva anche consigliat­o di tenere in tasca i documenti, in modo che i soccorrito­ri non avrebbero avuto difficoltà a identifica­rla, se lei e il ragazzo avessero tentato di scendere le scale.

L’inchiesta sul rogo è a buon punto. «Il procedimen­to ha fatto emergere le gravi colpe che hanno contribuit­o al disastro - spiega l’avvocato Sandrin - a cominciare dall’impiego di materiali inadatti a un edificio di quel tipo».

La madre della ragazza Gloria disse che stava per riaggancia­re perché non voleva che sentissi le sue grida. Disse che voleva solo svenire e che non avrebbe sentito niente

Gloria Trevisan

Se il fuoco arriva qui mi butto dalla finestra, te lo giuro mamma. Sono nel soggiorno e vedo fiamme dappertutt­o, stiamo solo aspettando

 ??  ?? Insieme per sempre La padovana Gloria Trevisan e il fidanzato veneziano Marco Gottardi, morti lo scorso anno nel rogo della Grenfell Tower
Insieme per sempre La padovana Gloria Trevisan e il fidanzato veneziano Marco Gottardi, morti lo scorso anno nel rogo della Grenfell Tower
 ??  ?? Insieme per sempre Gloria Trevisan, 27 anni di Camposampi­ero, con il suo fidanzato Marco Gottardi, 28, di San Stino di Livenza
Insieme per sempre Gloria Trevisan, 27 anni di Camposampi­ero, con il suo fidanzato Marco Gottardi, 28, di San Stino di Livenza
 ??  ?? L’incendio Le fiamme sulla Grenfell Tower, il 14 giugno del 2017. I morti furono settantadu­e
L’incendio Le fiamme sulla Grenfell Tower, il 14 giugno del 2017. I morti furono settantadu­e

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