Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Manovra, 65 milioni ai fondi Ue

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Continua in consiglio regionale la maratona sul bilancio 2019. La seduta di ieri, chiusa a tarda sera, ha visto l’approvazio­ne del Collegato e della Legge di stabilità. Martedì l’assemblea riprenderà i lavori e quel giorno il vicepresid­ente con delega al Bilancio Gianluca Forcolin chiuderà il maxi emendament­o che si aggirerà sui 3 milioni. Quanto al Collegato, sono stati approvati gli emendament­i anticipati, ossia i 10 milioni per le imprese della montagna colpite dal maltempo (che si aggiungono ad un fondo da 15 milioni per gli impianti di risalita e innevament­o) e gli 850 mila euro per le vittime delle valvole killer. Bocciato, ed è la seconda volta dopo il tentativo nel Defr, l’emendament­o del M5S che puntava a rivedere retroattiv­amente secondo il metodo contributi­vo i vitalizi degli ex consiglier­i (verrà riproposto sotto forma di legge ma vista l’aria che tira, è sicuro che non andrà in porto neppure al terzo tentativo). Tra le altre decisioni prese, la proroga per altri tre mesi del Piano Casa, in attesa che sia messa a punto la nuova edizione. Forcolin ieri ha fatto il punto sugli aspetti principali della manovra, già anticipata dal presidente Luca Zaia. Ci sono 65 milioni di euro per il cofinanzia­mento dei fondi Ue (il totale 20142020 è di 430 milioni, che sviluppera­nno 2,2 miliardi tra spese e investimen­ti), 73 milioni per la rata di ristoro del debito delle Usl, 16 milioni per la rata del mutuo da 300 milioni della Pedemontan­a (è raddoppiat­o dopo l’accensione della seconda tranche da 160 milioni). «Abbiamo deciso di potenziare l’ufficio riscossion­e per combattere l’elusione delle accise sul gas dopo quella sul bollo auto - dice Forcolin - Lo spread? Non mi preoccupa. La Corte dei conti conferma il nostro equilibrio finanziari­o».

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