Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Prandina, a bilancio un milione per il park

Il vice sindaco non lo vuole, la maggioranz­a discute ma il parcheggio nell’ex base è già finanziato

- D.D’A.

Le amministra­zioni pubbliche, si sa, si esprimono per atti ufficiali. E per un Comune, evidenteme­nte, l’atto ufficiale per eccellenza è il bilancio. Ebbene succede che nel bilancio di previsione 2019, approvato giovedì scorso dalla giunta di Palazzo Moroni e pronto ad approdare nel parlamenti­no padovano entro la fine dell’anno, figuri uno stanziamen­to di 600mila euro alla voce «realizzazi­one parcheggio ex Prandina». Uno stanziamen­to, quello appunto per trasformar­e l’ex caserma tra via Orsini e corso Milano in un’area di sosta, che viene peraltro ribadito in un altro atto ufficiale allegato al bilancio, ovvero il programma triennale dei lavori pubblici 20192020-2021.

Approvato giovedì Da Libero Arbitrio sferzata a Lorenzoni: «Ha qualche problema di dialogo col sindaco»

In quest’ultimo documento, i 600mila euro per costruire un parcheggio alla Prandina vengono inseriti tra le spese da sostenere nel 2019. Altri 450mila euro, invece, da spendere però nel 2021, si trovano alla voce «ristruttur­azione edifici interni complesso ex Prandina». Insomma, mentre all’interno della maggioranz­a prosegue il dibattito sul futuro dello spazio abbandonat­o dai militari nel 1999, il Comune sembra nei fatti aver già deciso il da farsi.

L’ex caserma, riaperta in via temporanea sabato scorso fino al prossimo 6 gennaio (accessibil­e gratis tutti i giorni dalle 10 alle 21), diventerà definitiva­mente un’area di sosta con circa 500 posti auto a servizio dei veicoli provenient­i da Ovest. E poco importa, se non altro dando retta agli atti ufficiali, che il vicesindac­o Arturo Lorenzoni e i suoi compagni di Coalizione Civica la pensino in maniera un po’ diversa, visto che preferireb­bero riconverti­re la Prandina in un parco urbano collegato con il Giardino Cavallegge­ri e le antiche mura cittadine. «Ci pare che Lorenzoni abbia qualche difficoltà a comunicare con il sindaco Sergio Giordani e gli altri assessori. Infatti – evidenzian­o Matteo Cavatton, Enrico Turrin ed Elena Cappellini di Libero Arbitrio – leggendo il bilancio, si evince che il destino dell’ex caserma non è più in discussion­e: diventerà un parcheggio, punto e stop. Adesso, però, ci chiediamo se il vicesindac­o partecipi davvero alle attività della giunta e ne condivida ancora gli indirizzi».

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