Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Un bistrot d’arte nel cuore di Ponte Molino
Oggi apre Lo Scultore Cafè. La titolare: «Un laboratorio di socialità e gusto»
In un crocevia storico di Padova, via San Fermo 120, Samuela Minto alza per la prima volta le saracinesche dello Scultore Cafè, rinnovando la concezione di art bar. «Da tempo volevo aprire qui un locale che identificasse il valore di questa zona di Padova - racconta Samuela -. Porta Molino è ricca di storicità. Questo punto di incontro tra via San Fermo, via Dante e via San Pietro è ricco studi di artigiani, pittori, street artist, stilisti e scultori, uno su tutti quello di Ettore Greco, con coi ho ideato questo nuovo format di locale, prendendo spunto dalle feste che abbiamo realizzato nel suo laboratorio. Vorrei riprendere l’atmosfera unica di quelle occasioni e dar vita in questo bar ad iniziative artistiche e culturali, aperte anche ad altri scultori».
Padovana, laurea il legge, Minto condurrà il bistrot bohemien con la sorella Alessia e Andrea Giacomello, esperto barman. La filosofia del locale è fatta di convivialità, ristoro, scambio umano e culturale, ma anche di proposte culinarie semplici e, insieme, innovative. Sono tali le Buddha Bowls, salutari piatti unici ideati nel rispetto di proporzione, estetica e stagionalità. Accanto a scelte in arrivo da oltreoceano, Lo Scultore Cafè proporrà etichette selezionate di vini, ben tre tipi di americani (di cui uno senza aggiunta di sostanze chimiche) e cicchetti gourmet. L’ambientazione, realizzata col contributo di Ettore Greco e di artisti del calibro di Diego Sacilotto, è ricca di richiami ai laboratori di scultura e vuole offrire un’atmosfera calda e accogliente.