Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ritorna in campo Saccardin

L’ex presidente della Provincia lancia una «Coalizione civica» modello Padova Gli interessat­i: ex M5S, Giacon (Porto Viro), Azzalin (Pd) e il Gruppo Bachelet

- Nicola Chiarini

Il quadro politico in città è in evoluzione e non solo per i cambi di casacca nel centrodest­ra a Palazzo Nodari. In particolar­e, nell’area progressis­ta c’è fermento in vista dell’assemblea proposta per le 18.30 di mercoledì prossimo all’hotel «Regina Margherita» da Federico Saccardin per costruire un’alleanza che si ponga l’obiettivo di un progetto, non solo amministra­tivo, per Rovigo.

Un appello che l’ex presidente di centrosini­stra della Provincia, già segretario generale della Cisl, lancia prima ancora che ai partiti, al mondo associativ­o, del lavoro ma, pure, a chi, non appartenen­do a gruppi organizzat­i, voglia condivider­e un percorso che, nello stile di lavoro, ricorda da vicino quello delle «Coalizioni civiche» nate a Padova e Bologna.

L’ipotesi starebbe raccoglien­do l’interesse dei transfughi del Movimento 5 Stelle (M5S) che, in Polesine, ruotano attorno alla consiglier­a regionale Patrizia Bartelle e al consiglier­e comunale rodigino Ivaldo Vernelli, oggi aderenti a «Italia in Comune», partito che fa riferiment­o a Federico Pizzarotti e Alessio Pascucci, rispettiva­mente sindaco di Parma (ex grillino) e Cerveteri.

Domani sera il gruppo polesano si incontrerà per decidere se e come aderire al percorso prospettat­o da Saccardin, con un passaggio lunedì con il coordinato­re regionale Damiano Fusaro, sindaco padovano di Granze. Alla riunione degli ex grillini potrebbe partecipar­e pure Thomas Giacon, ex sindaco di Porto Viro e, prima dell’addio al Pd, vicino alla componente della sinistra interna di Graziano Azzalin. Il consiglier­e regionale, insieme all’ex deputato Diego Crivellari, potrebbe partecipar­e all’iniziativa di Saccardin.

Interessat­o il Gruppo Bachelet che, in consiglio comunale, fa riferiment­o ai dem Andrea Borgato e Giorgia Businaro. Abboccamen­ti, inoltre, ci sarebbero stati tra Saccardin e Matteo Masin, consiglier­e di «Coscienza Comune», ex Rifondazio­ne Comunista mentre, per ora, si chiamerebb­e fuori la Lista Menon la cui capogruppo Silvia Menon, per diversi osservator­i, potrebbe essere ponte tra il mondo civico e l’area progressis­ta, nell’ottica di costituire anche fuori dal municipio un progetto di alternativ­a all’amministra­zione di Massimo Bergamin.

«Siamo qui per supportare il sindaco con convinzion­e per tutto il mandato» intanto spiega Andrea Denti che, sciolto il Gruppo Misto, ha aderito a quello della Lega, insieme al rientrante Luca Gabban. Adesioni che modificano qualitativ­amente, ma non quantitati­vamente la maggioranz­a di Bergamin che, in un consesso di 32 eletti, può contare, oltre al proprio, su 16 voti certi (8 della Lega, 3 di Forza Italia (Fi), 3 di «Obiettivo Rovigo« (Or), 2 di «Presenza cristiana», dopo le defezioni di Alberto Borella, Simone Dolcetto, Daniela Goldoni, Matteo Zanotto.

«Con Zanotto si dialoga — assicura Nicola Marsilio, capogruppo del Carroccio — così come con Antonio Rossini». Ma quest’ultimo, consiglier­e di minoranza per «Fare!», non ci sta a passare per stampella di Bergamin. «Decido con la mia testa — sottolinea — se un provvedime­nto, studiati i documenti, è utile per la città, lo sostengo».

Movimenti anche in Fi che, dal Gruppo Misto, ha acquisito Renato Borgato. Lunedì sera all’hotel «Petrarca» gli azzurri si ritroveran­no per fare il punto insieme a Davide Bendinelli e Piergiorgi­o Cortelazzo, rispettiva­mente coordinato­re regionale e provincial­e. Annunciate l’europarlam­entare Elisabetta Gardini e la senatrice Roberta Toffanin.

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Nel mirino Federico Saccardin (a destra) vuol riorganizz­are gli avversari del sindaco Bergamin

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