Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pm 10, Euro 4 ferme fino a lunedì Negozianti tra sconforto e rabbia «Le altre città sono così rigide?»

Immacolata, timori per il primo weekend di acquisti: si fa il gioco degli iper

- Davide D’attino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Si annuncia un weekend dell’immacolata di autentica passione per gli automobili­sti padovani e per quelli provenient­i da fuori città. Da oggi fino almeno a lunedì, infatti, la circolazio­ne all’interno di tutto il capoluogo (fatta esclusivam­ente eccezione per la zona industrial­e e l’anello delle tangenzial­i) sarà vietata, dalle 8,30 alle 18,30, per i veicoli privati e commercial­i a benzina Euro 0 ed Euro 1, per quelli privati e commercial­i a gasolio Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e per quelli privati diesel Euro 3 ed Euro 4.

Quest’ultima categoria riguarda i mezzi immatricol­ati prima del primo gennaio 2011 che tra città e provincia, secondo i numeri forniti dall’aci, sono circa 73 mila. L’estensione così ampia del blocco antismog, che per la prima volta resterà in vigore anche di sabato e domenica, è stata confermata ieri dall’assessore cittadino all’ambiente, Chiara Gallani, dopo che il bollettino dell’arpav ha certificat­o che, da sabato scorso a mercoledì (quindi per cinque giorni consecutiv­i), i valori di Pm10 hanno sempre superato la soglia massima consentita dalla legge, cioè 50 microgramm­i per metro cubo d’aria.

Comune e categorie L’assessore Gallani: è la legge. Bertin (Ascom): una misura scellerata Pellizzari (Acc): disastro

Nello specifico, in base ai dati della centralina dell’arcella, le polveri sottili più dannose per la salute hanno toccato quota 61 sabato, 68 domenica, 74 lunedì, 70 martedì e 64 mercoledì. L’arpav, come da prassi, emetterà il prossimo bollettino lunedì. E se il Pm10 sarà rientrato entro i limiti di guardia, le vetture a gasolio Euro 4 potranno tornare a circolare. Altrimenti, se i valori saranno ancora oltre la soglia, il blocco non solo rimarrà invariato, ma potrebbe addirittur­a ulteriorme­nte allargarsi: dieci giorni consecutiv­i di sforamento, infatti, comportano lo stop pure dei mezzi commercial­i diesel Euro 3 ed Euro 4 (anche se soltanto dalle 8,30 alle 12,30).

«Ci dispiace che questa situazione sia capitata proprio in concomitan­za con il weekend dell’immacolata – si limita a dire l’assessore Gallani – Ma noi, come Comune, non possiamo far altro che adeguarci a un provvedime­nto deciso, a giugno dell’anno scorso, dal ministero dell’ambiente in accordo con le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte». Ma la rabbia dei commercian­ti non si fa attendere: «Proprio non ci voleva una mazzata del genere nel primo fine settimana natalizio. E mi piacerebbe tanto sapere – tuona il presidente dell’acc, Massimilia­no Pellizzari – se pure le altre città venete sono così rigorose nell’applicazio­ne di tali misure. Peraltro, essendo vietata la circolazio­ne praticamen­te in tutta Padova, per decine di migliaia di persone non sarà possibile raggiunger­e il parcheggio di piazza Insurrezio­ne, quello di piazza Rabin, quello di piazzale Boschetti e nemmeno quello nuovo dell’ex caserma Prandina. Che disastro». Sulla stessa linea, il presidente dell’ascom, Patrizio Bertin: «Per l’ennesima volta, questi provvedime­nti scellerati non faranno altro che penalizzar­e i negozianti del cuore cittadino, avvantaggi­ando invece i centri commercial­i e le vendite online».

Infine, qualche altro numero (sempre diffuso dall’aci): il blocco da oggi fino almeno a lunedì, compresi i veicoli privati e commercial­i a benzina Euro 0 ed Euro 1, quelli privati e commercial­i a gasolio Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e quelli privati diesel Euro 3 ed Euro 4, interesser­à tra città e provincia più di 170 mila mezzi. Ovvero il 28,9% di quelli in circolazio­ne nel Padovano.

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