Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ucciso nel duello a colpi di katana, la perizia inchioda il giovane omicida «Si è accanito sulla vittima a terra»
E’ stata la più dolorosa delle morti, almeno 5 minuti di follia omicida si sono riversati su Walter Crispin Sahagun, 51 anni filippino residente alla Guizza, ammazzato a colpi di katana sotto il sole cocente del 5 luglio scorso, quando nel parcheggio dell’euganeo è stato ucciso dal suo rivale in amore, Melvin Arca, un connazionale di 36 anni ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Qualche giorno fa il medico legale della questura, Massimo Puglisi, ha depositato in procura la descrizione completa delle ferite inferte alla vittima: ed è il resoconto di un massacro, con 37 coltellate, una più violenta dell’altra. inferte senza pietà anche quando la vittima era a terra disarmata, rannicchiata con braccia e gambe vicine per proteggersi dalla furia cieca di un uomo probabilmente esasperato. E’ la gelosia il movente. Crispin era convinto che il connazionale più giovane gli volesse portare via la moglie, lo aveva perseguitato per giorni fino a quando Melvin non lo aveva sfidato. «Vediamoci al parcheggio dello stadio» era stato il messaggio. Il 36enne è arrivato con una roncola (katana), l’altro avrebbe portato una pistola ad aria compressa. Due colpi sarebbero stati sparati verso Melvin, e quest’ultimo ha reagito in modo del tutto sproporzionato. Il pm Roberto Piccione sta chiudendo le indagini e a breve Melvin finirà a processo in corte d’assise. (r.pol.)