Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Smog, Euro 4 in strada da martedì Ma è scontro Giordani-commercianti
Pellizzari (Acc): «Danni incalcolabili dai nuovi blocchi». Il sindaco: «Basta con le falsità»
Prima la notizia, poi le polemiche. La notizia è che da martedì i veicoli privati diesel Euro 4, bloccati da ieri fino a dopodomani, potranno tornare a circolare per tutta la città. E questo perché l’altro ieri, dopo che per cinque giorni consecutivi il valore di Pm10 aveva sempre superato la soglia massima consentita di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, la centralina dell’arpav dell’arcella si è fermata a quota 27, interrompendo così la catena negativa. L’agenzia regionale, come da prassi, emetterà il nuovo bollettino lunedì, basandosi sui dati aggiornati a domenica. E quindi sarà impossibile che si raggiungano altri quattro giorni di fila di sforamento. Ovvero il motivo per cui, giovedì scorso, l’arpav aveva invitato Palazzo Moroni ad estendere il blocco antismog pure ai mezzi privati diesel Euro 4, oltre che a quelli privati e commerciali a benzina Euro 0 ed Euro 1 e a gasolio Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 nonché a quelli privati Euro 3.
Il meccanismo è piuttosto complesso. E per gli automobilisti non è semplice destreggiarsi di fronte a divieti che un giorno sono di un tipo e il giorno dopo di un altro. Ancora oggi, domani e lunedì, comunque, lo stop della circolazione a Padova (fatta esclusivamente eccezione per la zona industriale e l’anello delle tangenziali) continuerà a riguardare, dalle 8,30 alle 18,30, anche le vetture e gasolio Euro 4. E la cosa, proprio nel weekend dell’immacolata, non va giù ai commercianti. «Mai nella storia della città si era arrivati a tanto – dice il presidente dell’acc, Massimiliano Pellizzari, scagliandosi contro la giunta –. L’assessore all’ambiente, Chiara Gallani, e il vicesindaco delegato alla Mobilità, Arturo Lorenzoni, non hanno la minima idea dei danni incalcolabili che questa misura provocherà ai negozi del centro storico durante il primo fine settimana natalizio». Alcuni bar di corso Milano, in protesta contro l’amministrazione, hanno addirittura deciso di tenere chiuso sia oggi che domani. E il consigliere regionale della Lista Zaia, Fabrizio Boron, rincara la dose: «Siamo di fronte a un atto economicamente sciagurato e giuridicamente contestabile. A Padova – sostiene Boron – non esiste nessuna emergenza smog. E il Comune farebbe bene a fermarsi prima di andare a sbattere: non mi stupirebbe, infatti, se i commercianti impugnassero l’ordinanza chiedendo un risarcimento danni». Polemiche che il sindaco Sergio Giordani liquida così: «Sono stufo di sentire falsità e stupidaggini su un tema primario come quello della salute. Di smog – scandisce il primo cittadino – ci si ammala e si può anche morire. Detto questo, come Comune, non stiamo facendo altro che applicare quanto prevede un accordo siglato un anno e mezzo fa tra il ministero dell’ambiente e le Regioni padane. Se però quest’accordo, per il governatore Luca Zaia, non è più valido – conclude Giordani – ce lo dica e noi agiremo di conseguenza».
Intanto, pochi si sono fatti sorprendere dall’inasprimento del blocco: ieri i vigili hanno comminato solo 3 multe (su 137 controlli).