Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bike sharing «libero» il Comune ci riprova: affidamento più vicino
Stavolta, forse, ci siamo. Dopo il bando di dicembre 2017 andato a vuoto sette mesi più tardi, il sistema di bike sharing «a flusso libero», più noto nel mondo come free floating, sta per sbarcare a Padova. Se non altro in maniera sperimentale per un anno. Ieri infatti, su indicazione del vicesindaco con delega alla Mobilità, Arturo Lorenzoni (appena rientrato dal suo terzo viaggio in Cina), gli uffici di Palazzo Moroni hanno divulgato un’indagine di mercato «lampo», visto che la scadenza è fissata per le 12 di venerdì prossimo, per reperire eventuali operatori economici interessati a dotare appunto la città di una flotta di almeno 500 biciclette a noleggio. Biciclette però che, a differenza delle 265 del bike sharing presenti all’ombra del Santo dal luglio 2013, non avranno bisogno di stazioni (a Padova, al momento, ce ne sono 28), ma potranno essere prese e lasciate in qualsiasi zona del capoluogo grazie a un apparecchio di sicurezza che permetterà di sganciarle e «lucchettarle». Come si ricorderà, un anno fa si erano candidate due aziende: la Obike di Singapore e la cinese Ofo. Poi però, ritenendo la piazza padovana non sufficientemente ampia, si erano sfilate entrambe. Ma adesso una delle due (e magari pure un’altra impresa cinese, Mobike) potrebbe averci ripensato. Altrimenti non si spiegherebbe la nuova iniziativa di Palazzo Moroni. L’investimento, per dodici mesi, si dovrebbe aggirare intorno ai 450mila euro, di cui 100 mila garantiti dal Comune. (d.d’a.)