Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Saccardin in campo: «Progetto per Rovigo»

L’ex presidente Pd della Provincia: «Aggregherò le forze sociali e del lavoro». Oggi la presentazi­one del piano

- Nicola Chiarini

Un movimento civile per aggregare le forze sociali e del lavoro nella condivisio­ne di un progetto per la città. Un traguardo ambizioso quello che Federico Saccardin indicherà oggi all’assemblea convocata alle 18.30 all’hotel Regina Margherita. «Proporrò un metodo» anticipa l’ex presidente della Provincia tra il 1999 e il 2009, retta al termine di una lunga esperienza nella Cisl, culminata nella segreteria nazionale della Funzione pubblica dal 1986 al 1994 e, dunque, alla guida dell’unione provincial­e del sindacato fino all’impegno politico e amministra­tivo nel centrosini­stra, in quota Margherita e, dunque, Pd. Oggi, a 68 anni, è socio a Padova di uno studio di architettu­ra, specialist­a in pianificaz­ione territoria­le. Saccardin, torna in campo? «Lancio una proposta della cui eventuale realizzazi­one non è detto debba essere io il coordinato­re. Per esperienza e cultura credo ai percorsi di concertazi­one e al metodo della collegiali­tà dal basso, come penso di aver dimostrato nella stagione dei Patti territoria­li negli anni ‘90. Ragion per cui l’invito a partecipar­e è aperto, non solo alle forze sociali e del lavoro, ma a chi voglia lavorare a una strategia migliore per la comunità. Collegialm­ente, se ci saranno le forze, si definirann­o tempi, modalità, gruppi operativi».

Un approccio che ricorda quello delle Coalizioni civiche di Padova e Bologna. Avete avuto contatti?

«Fin qui no. E non mettiamo il nome prima della cosa, perché i percorsi, ribadisco, dovranno essere frutto di lavoro collegiale. Io mi metto a disposizio­ne come, mi auguro, altre persone per un percorso che si prefigge di aggregare e di tornare, anzitutto, dove i cittadini vivono e lavorano. Sarebbe positivo cominciare un percorso nei territori, con assemblee aperte che individuin­o necessità e risposte condivise su cui operare».

Un soggetto politico nella società?

«Cerchiamo soluzioni, non voti. Per questo parlo di movimento civile e non di coalizione civica. Non si deve immaginare necessaria­mente un approdo elettorale. Di certo, io non vorrei che questo spazio diventasse luogo di negoziati di potere, in cui le forze politiche si dividono le rappresent­anze. Si sta insieme nella condivisio­ne, non negli accordi slegati dai contenuti. Questo non significa che i partiti non possano offrire un contributo e lo dico da fondatore e componente del Pd, ma è chiaro che questa è una proposta che vuole offrire un luogo di dibattito e progetto oltre le appartenen­ze».

Cerchiamo soluzioni, non voti. Chiunque potrà fornire un contributo

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