Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pochi treni, lenti e vecchi Legambiente (ri)boccia l’affollata linea per Verona
Tratta ferroviaria Verona-rovigo ancora da bollino nero per Legambiente Veneto. L’associazione boccia il percorso polesano su rotaia, di 96 km, nell’ormai tradizionale dossier Pendolaria. Per la linea Rovigo-verona, che ha un bacino di utenza di 430 mila abitanti, il servizio passeggeri è effettuato da Sistemi Territoriali, azienda controllata dalla Regione Veneto.
«Poco è stato fatto. Poche corse, mezzi obsoleti, ritardi ed abbandono delle piccole stazioni - attacca Legambiente -. I treni circolanti sono degli anni ’70 e hanno dei tempi di percorrenza medi di 55 km orari. Ben 15 anni fa il treno più veloce ci mettevo 1 ora e 25 minuti, oggi impiega 16 minuti in più». Cosa serve? Legambiente lo chiede a gran voce per tutti i pendolari del percorso tra il capoluogo polesano e quello scaligero attraversando uno snodo importante come Legnago. «Serve un nuovo impianto di elettrificazione e un sistema di bigliettazione unica che agevolerebbe gli spostamenti - spiega Legambiente -. La linea è a binario unico se non per due piccoli tratti, per un totale di 15 km, manca poi il completamento dell’infrastruttura elettrica nelle tratte Isola della Scala-cerea e Legnago-rovigo,
Le criticità
Sotto accusa i tempi, maggiori di 16 minuti rispetto a 15 anni fa. «Subito investimenti»
che è il tratto più lungo e più trascurato». In conclusione Pendolaria puntualizza che «servono subito risorse nella Legge di Bilancio per rilanciare una cura del ferro nel nostro Paese. Aumentare i treni in circolazione e realizzare le opere indispensabili a rilanciare il trasporto ferroviario per i pendolari».