Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tumori, 1.700 casi l’anno «Il Registro un mezzo prezioso»
Un archivio di dati per combattere una delle grandi sfide della medicina. Il registro dei tumori del Veneto, ad oggi tra i più completi in Italia, è uno degli strumenti di studio più importanti per la lotta al male. Ieri è stato al centro di un convengo organizzato all’usl 5, durante il quale ne è stata spiegata l’importanza in ambito oncologico. «Sono dati che hanno indicazioni mediche preziose - afferma Antonio Compostella, direttore dell’usl 5 -. Il registro contiene anche informazioni geografiche, che permettono di verificare possibili legami con il territorio o l’ambiente». In Polesine la situazione risulta in linea con la media regionale, con circa 1.700 casi all’anno. «Il registro negli anni sarà sempre più ricco» sottolinea Massimo Rugge, direttore scientifico del registro veneto. Dagli anni ’90 ad oggi la situazione a livello provinciale è variata. «Dobbiamo considerare i progressi nella cura - sostiene Enrico Orvieto, direttore di anatomia patologica - Oggi uno dei tumori più diffusi è quello al colon retto, mentre per le donne resta quello alla mammella».