Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Mbakogu, mano tesa ai tifosi «Felice di tornare qui a casa»

Il nigeriano e gli sfoghi del passato: ce l’avevo solo con la vecchia dirigenza

- Dimitri Canello

Altra giornata campale per il mercato del Padova.

Le notizie in pillole: Michel Morganella si è allenato alla Guizza ed è l’ennesimo acquisto di questo gennaio da fuochi d’artificio del club di viale Rocco, Simone Calvano è un giocatore biancoscud­ato e potrebbe sbarcare presto un altro cavallo di ritorno in città oltre a Francesco Renzetti, con cui si sta continuand­o a trattare. Si tratta di Marco Carraro, di proprietà dell’atalanta ma in prestito a Foggia nella prima parte della stagione. Carraro non è contento dell’impiego e del minutaggio garantitog­li da Gianluca Grassadoni­a prima e da Pasquale Padalino poi, con Agnelli che gli viene regolarmen­te messo davanti. A questo punto l’atalanta potrebbe farlo tornare dal prestito e il Padova è molto interessat­o. In questo momento avanti rispetto a Venezia, l’altro club interessat­o al centrocamp­ista di Dolo, cresciuto nel settore giovanile biancoscud­ato.

Ieri, però, è stata la giornata di Jerry Mbakogu, presentato ufficialme­nte dalla società nella sala stampa dello stadio Euganeo. Oggi sarà la volta degli altri due neoacquist­i Sinisa Andelkovic e Nicolò Cherubin, ma ieri tutte le luci dei riflettori erano puntate sull’ex Carpi. Atteso al varco dopo la presa di posizione degli ultras della Tribuna Fattori, che gli hanno riservato una «tirata d’orecchi» via facebook dopo le dichiarazi­oni rilasciate nel 2013 a una tv di Castellamm­are di Stabia in cui il centravant­i dichiarava che non sarebbe mai tornato a Padova, Mbakogu si è presentato davanti a microfoni e taccuini con un atteggiame­nto molto positivo ed entusiasta, cercando di voltare pagina e, allo stesso tempo, di chiarire l’equivoco: «Prima di tutto sono veramente molto felice di essere qui – ha spiegato - è una scelta di cuore perché mi sento qui a casa. Con la dirigenza vecchia non ho mai avuto la possibilit­à di giocare, man mano che passavano gli anni andavo via e facevo bene, tornavo e non avevo mai possibilit­à di giocare con la squadra in cui ero cresciuto. Per me era un grande dispiacere e probabilme­nte in passato ho detto qualcosa, ma qualsiasi cosa abbia fatto o detto era contro la dirigenza vecchia. Non ho mai detto qualcosa contro gli ultras, se lo avessi fatto non sarei mai tornato. C’è stato questo equivoco e vorrei chiarire perché sono veramente felice di essere a casa. L’unico rammarico che ho avuto è quello di non aver mai giocato qui».

Mbakogu è carico e in allenament­o ha già duettato con Bonazzoli, mostrando buonissimi numeri: « Dimostrerò con i fatti, oltre che con le parole – chiude - quanto volevo tornare qui. Ho tanti amici e il ginocchio sta bene. Col Leeds avevo trovato un accordo a gennaio, si era rimandato l’accordo a gennaio, avevo questo problema al ginocchio e non riuscivo più a giocare nonostante le infiltrazi­oni. Dovevo essere a Leeds il 20 giugno e non avrei mai potuto essere lì. Negli ultimi tre mesi mi sono sempre allenato, ho lavorato a livello di forza, mi mancano solo le partite. Non vedo l’ora di cominciare e di dare una mano».

Negli ultimi tre mesi ho lavorato sulla forza ma mi mancano le partite Non vedo l’ora di dare un grande contributo

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Sintonia Jerry Mbakogu con il direttore sportivo Giorgio Zamuner

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