Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il primo cittadino: tutto regolare Fiducia nell’istituzione culturale
Nonostante il fuoco di fila serratissimo, Massimo Bergamin non replica a Vittorio Sgarbi e conferma la propria fiducia in Giovanni Boniolo.
«Siamo in piena sintonia nella programmazione culturale dell’accademia — conferma il sindaco di Rovigo — sulla vicenda dei libri di proprietà di Gian Antonio Cibotto. L’assessore alla Cultura, Alessandra Sguotti, ha già spiegato come siano state esclusivamente rispettate le volontà testamentarie del compianto scrittore rodigino». Sguotti aggiunge: «Cibotto nel pieno delle proprie facoltà mentali ha deciso così sul suo lascito. E non è il consiglio direttivo dell’accademia che decide se i libri possono andare al macero. La Sovrintentenza che dà l’ok. Ok che, per il lascito di Cibotto, circa 3.000 libri e non 60.000 come ho sentito dire, non c’è stato per il semplice motivo che i libri erano ancora proprietà dell’erede».
Sguotti, come gli altri assessori, non si è presentata all’incontro pubblico organizzato ieri da Sgarbi. «È necessario lavorare per il bene della città e l’accademia lo ha fatto — rileva ancora Sguotti — Le cose sono state eseguite secondo la legge».
Non si sbilancia, invece, Paolo Avezzù, dopo l’esposto presentato ai carabinieri. «Non è mia intenzione sostituirmi a chi è stato chiamato a investigare — sostiene il presidente del consiglio comunale — e non ho sufficienti elementi per esprimere un’opinione». (N.C.-NA.CEL).