Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’arbitro l’espelle, il giocatore lo trova in pizzeria e lo minaccia: ti brucio la casa
Dopo un’espulsione, avrebbe minacciato un arbitro di calcio di bruciargli la casa. A rischiare una pesante squalifica è Matteo Fusetti, capocannoniere del Calcio Rovigo che milita in Prima categoria. Denunciato per minacce alla Federazione italiana giuoco Calcio (Figc) di Venezia dall’arbitro di origine albanese Tudor Plarea, Fusetti sarà giudicato il 22 gennaio sotto il profilo disciplinare dalla Procura della Figc. I fatti risalgono a dieci mesi fa, quando Fusetti militava nel Boara Pisani, sempre in Prima categoria. Durante la partita casalinga dell’11 marzo scorso contro i Colli Euganei, finita 2-3 per gli ospiti, nel secondo tempo Fusetti fu espulso con rosso diretto da Plarea e squalificato per due giornate.
Dopo la sanzione disciplinare il giocatore avrebbe ritrovato l’arbitro alla pizzeria rodigina «Re Artù» qualche sera più tardi. Nel locale, dove Plarea lavora come pizzaiolo, sarebbe nato un alterco tra i due. La frase incriminata, «Attento o ti brucio la casa», sarebbe stata sibilata dall’attaccante all’arbitro. Plarea denunciò tutto alla Figc.
Finito sotto inchiesta disciplinare, il 29enne Fusetti si difende a spada tratta. «Gioco a calcio da 15 anni — afferma l’attaccante — e sono stato espulso solo due volte. Quella sera in pizzeria non ho minacciato Plarea e non l’ho nemmeno offeso. Gli ho solo chiesto perché mi aveva buttato fuori e basta. Attendo il verdetto con molta serenità». A quella serata al «Re Artù» c’era Luca Domeneghini, attuale direttore sportivo del Calcio Rovigo e all’epoca ds del Boara Pisani. «C’è stato solo un vivace e reciproco scambio di battute tra Matteo e l’arbitro, durato dieci secondi. Nessun contatto fisico e neanche minacce» è la versione di Domeneghini.