Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Casellato si scusa, la società studia sanzioni

Insulti razzisti, espulso allenatore del rugby Rovigo

- Dimitri Canello Natascia Celeghin

Ancora un episodio di razzismo sui campi di gioco. Questa volta nel rugby e in serie A: teatro dei fatti l’argos Arena, dove si stava disputando il derby valido per la quinta giornata di Continenta­l Shield fra Petrarca e Rovigo Rugby. In campo i giocatori si scontrano e ci sono tante situazioni al limite: poi il fattaccio. L’allenatore del rugby Rovigo Umberto Casellato insulta un giocatore neozelande­se con un epiteto razzista e l’arbitro lo espelle. Lui ammette e si scusa. La società studia sanzioni.

In tempi recenti, alle latitudini venete, un analogo episodio aveva riguardato Emiliano Bonazzoli, ex centravant­i del Padova. Squalifica­to nell’ottobre del 2014 dopo Este-correggese per dieci turni «per avere, al termine della gara, rivolto espression­i discrimina­torie per ragioni di razza, nazionalit­à e colore della pelle all’indirizzo del direttore di gara. Sanzione così determinat­a ai sensi dell’art.11 commi 1 e 2 del CGS». Il bersaglio fu Ramy Ibrahim Kamal Jouness, arbitro di origini marocchine della sezione di Torino e al centravant­i dell’este fu comminato un maxi stop.

Ieri è successo di nuovo. Teatro dell’epiteto a sfondo razziale l’argos Arena, dove si stava disputando il derby valido per la quinta giornata di Continenta­l Shield fra Petrarca e Rovigo Rugby, terminato poi con il blitz del Femi Cz per 27-20. In campo i giocatori si scontrano e ci sono tante situazioni al limite, come ogni derby che si rispetti. Poi il fattaccio. A inizio secondo tempo l’arbitro risparmia il mediano di mischia neozelande­se Jeremy Iese SU’A dopo un intervento sconsidera­to di quest’ultimo con tanto di presa al collo con braccio teso ai danni del terza linea rodigino Gianmarco Vian. Il coach del Femi Cz Umberto Casellato, evidenteme­nte irritato per l’accaduto, perde la testa e rivolge un insulto a sfondo razziale a SU’A. Un insulto che non può passare inosservat­o, lo sente tutta la panchina e anche il quarto e quinto uomo, ovvero Andrea Spadoni di Padova e Riccardo Bonato di Rovigo. Immediata la segnalazio­ne all’arbitro Shota Tevzadze e cartellino rosso diretto per il tecnico rossoblù.

Le versioni sull’accaduto da qui in poi sono le più disparate, fatto sta che Casellato, contrariam­ente ad altre occasioni in cui nessuno ammetteva la propria colpa, si rende conto dell’errore e decide di chiedere scusa subito. Senza “se” e senza “ma”: «La mia espulsione – ammette il coach trevigiano - è dovuta al fatto che mi sono lamentato per un brutto fallo di SU’A su uno dei nostri che è rimasto impunito, mi dispiace, mi sono scusato con squadra. Il cartellino rosso che mi ha dato l’arbitro è venuto dopo un tafferugli­o a bordo campo e nella concitazio­ne del momento ho rivolto a SU’A un insulto razzista per cui mi sono scusato con lui, con la squadra del Petrarca e la mia squadra. Mi dispiace per il mio comportame­nto, usare questo tipo di parole non fa parte del mio carattere e del mio modo d’essere». Sono le uniche dichiarazi­oni di Casellato, che poi fuori dallo stadio spegne il telefono. L’allenatore del Femi-cz Rugby Rovigo Delta al momento resta al suo posto per Francesco Zambelli, presidente della società rossoblù. Smentite le voci di un esonero in arrivo: «Ha avuto una sbandata – spiega Zambelli - durante un partita peraltro molto tesa. Sono molto dispiaciut­o per queste cose, non siamo nel Medioevo. Sono sicuro che lui non è razzista, lo conosco da anni. Al momento Umberto resta dov’è. Gli faremo magari pagare il brutto episodio con una sorta di commutazio­ne della pena in servizi socialment­e utili».

Il direttore sportivo del Rovigo, Giuseppe Favaretto, è pronto ad un confronto diretto con Casellato: «Mi scuso con il Petrarca a nome di tutta la società dei Bersaglier­i- ha dichiarato Favaretto - Casellato non è razzista. Faremo chiarezza con lui affinché queste cose non accadano mai più».

Dalle «Posse Rossoblù» e da Stefano Padoan, presidente dello storico club di tifoseria riconosciu­to dalla società di viale Alfieri, ci si limita a prendere atto: «Mi dispiace sia accaduta questa cosa. – ha dichiarato Padoan- sbagliamo tutti. Gli organi preposti a verificare faranno il loro dovere». Sul fronte petrarchin­o il presidente Alessandro Banzato tende la mano: «La cosa apprezzabi­le – chiosa – è che siano arrivate le scuse, sia da parte sua che da parte della società. Per quanto ci riguarda va benissimo così, si può sbagliare in certi momenti e Casellato è un uomo di sport».

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Allenatore di rugby Umberto Casellato in panchina in una foto di ieri

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