Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Smog, l’allerta rossa ad un passo Stop anche agli Euro 4 commerciali
Blocco da martedì: domani il bollettino Arpav. Legambiente: no a park Prandina
Le previsioni sono pessime. Niente pioggia, vento debole e umidità elevata. Tre fattori che, a meno d’improbabili giravolte del meteo, favoriranno la permanenza della cappa di smog che sta avvolgendo Padova dall’inizio del nuovo anno. E così il bollettino dell’arpav di domani, pressoché certamente, farà scattare da martedì il livello d’allerta rosso. Ovvero quello che prevede l’estensione del blocco della circolazione anche ai veicoli diesel commerciali Euro 3 ed Euro 4, pure se soltanto dalle 8,30 alle 12,30.
D’altronde, ormai da otto giorni consecutivi, il valore del Pm10 in città continua a stazionare al di sopra del limite di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. In base ai dati della centralina dell’arcella: 65 venerdì 4 gennaio, 84 sabato 5, 120 domenica 6, 108 lunedì 7, 76 martedì 8, 61 mercoledì 9, 76 giovedì 10 e 91 venerdì 11. L’accordo siglato a giugno 2017 tra ministero dell’ambiente e le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, come noto, comporta l’accensione del semaforo rosso, qualora le polveri sottili superino la soglia per dieci giorni di fila. E quindi, per passare al livello d’allerta massimo, saranno decisive le rilevazioni relative a ieri e oggi.
Rilevazioni che, con tutta probabilità, vedranno il Pm10 ancora sopra quota 50. E se così sarà, da martedì fino a data da destinarsi (cioè fino a quando lo smog non tornerà entro i limiti), il blocco della circolazione in tutto il territorio cittadino (fatta eccezione per la zona industriale e le tangenziali) riguarderà non solo dalle 8,30 alle 18,30 i mezzi a benzina privati e commerciali Euro 0 ed Euro 1, quelli diesel privati e commerciali Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e quelli diesel privati Euro 3 ed Euro 4, ma anche dalle 8,30 alle 12,30 quelli diesel commerciali Euro 3 ed Euro 4.
Dall’inquinamento al dibattito sui parcheggi, il passo è breve. «Checché ne dica qualcuno – scandisce il responsabile locale di Legambiente, Sandro Ginestri – i fumi emessi dai veicoli sono senza dubbio la prima fonte di smog nelle grandi aree urbane come quella di Padova. In questo senso, non mi pare una buona idea realizzare un parcheggio all’interno dell’ex caserma Prandina di corso Milano, creando di fatto un immenso attrattore di traffico alle porte del centro storico». Perplessità che riguarda pure l’ultima proposta lanciata dal vicesindaco Arturo Lorenzoni. Ovvero quella di costruire un parcheggio multipiano da duemila posti auto in via Sarpi, nell’area cosiddetta ex Canova. «Anche in questo caso ci troveremmo troppo dentro la città – obietta Ginestri – Le grandi strutture di sosta, a nostro parere, vanno fatte all’altezza delle tangenziali, collegandole poi al centro con i mezzi pubblici».
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Ginestri (Legambiente) I fumi delle auto sono la prima fonte di smog nelle città. Non mi pare una buona idea realizzare un park all’ex Prandina