Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Smartphone e cellulari, oltre 250 persi in un anno
Chiavi, borse, occhiali, braccialetti, anelli, portafogli e varie somme di denaro. E poi, altro grande classico, decine di biciclette rinvenute dai vigili urbani nei posti più impensabili. Come sempre, c’è veramente un po’ di tutto nel lungo elenco degli oggetti smarriti a Padova nel corso del 2018 e adesso conservati dal Comune in un apposito ufficio in via Sarpi. Un lungo elenco nel quale figurano anche tanti «pezzi» di tecnologia, a cui oggi sembra quasi impossibile rinunciare. Nello specifico, facendo la somma delle liste mensili da gennaio a dicembre dell’anno che è appena terminato, si tratta di: 204 Smartphone, 50 telefonini cellullari di vecchia generazione, 19 Tablet e 4 computer portatili. Soltanto a novembre, per fare un esempio, sono stati ritrovati e consegnati agli uffici di Palazzo Moroni ben 48 Smartphone. Più di uno al giorno. Gli oggetti, così vuole la legge, possono essere recuperati dai legittimi proprietari fino a distanza di un anno dalla loro catalogazione in via Sarpi (porte aperte lunedì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e martedì e giovedì dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 16,30; mercoledì chiuso; informazioni allo 049.8204924). Altrimenti, qualora entro la scadenza dei dodici mesi non si presenti nessuno, spettano a chi li ha ritrovati. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda le biciclette. Durante il 2018, gli agenti della Polizia Municipale ne hanno rinvenute ben 110. Nella maggior parte dei casi, come scritto in avvio, sono state ritrovate in posti impensabili. Molte, per dire, dentro l’acqua del Piovego. Mentre tante altre sono state rimosse dai vigili perché «lucchettate» a cartelli stradali o perché ostruivano il passaggio dei pedoni. Le biciclette, come tutti gli altri oggetti, restano negli uffici del Comune per un anno. Poi però, se nessuno è venuto a reclamarle, vengono battute all’asta all’istituto vendite giudiziarie di via Venezia. Aste, solitamente, affollatissime. L’ultima volta, un mese e mezzo fa, ce n’erano ben 65 a disposizione del miglior offerente. (d.d’a.)