Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tarzia: «Gettone esiguo, va aumentato»
Rimborsi per le sedute, il consigliere allo scoperto: richiesta trasversale
A confermare la voce, un paio di settimane fa, era stato direttamente il presidente dell’aula di Palazzo Moroni, Giovanni Tagliavini (Lista Lorenzoni). E adesso, senza la paura di essere il primo a metterci la faccia, esce allo scoperto Luigi Tarzia, esponente della Lista Giordani e responsabile della Commissione Sicurezza in Comune. «E’ vero – ammette Tarzia –. Molti di noi consiglieri, direi quasi tutti e a prescindere dalle diverse appartenenze politiche, abbiamo espresso il desiderio di aumentare l’entità del gettone di presenza che ci spetta ogni volta che prendiamo parte alle sedute del consiglio e a quelle delle commissioni».
Ormai da oltre un decennio, l’ammontare del gettone è di 45,90 euro lordi. E questa cifra, che al netto si riduce a meno di 30 euro, è la terza più bassa del Veneto. A pagare meno di Padova, infatti, sono soltanto i Comuni di Belluno con 33,18 euro lordi e Vicenza con 36,15 euro lordi. Molto di più, invece, dispensano Rovigo con 68,33 euro lordi, Venezia con 72,96 euro lordi, Treviso con 92,96 euro lordi e Verona con addirittura 144 euro lordi. «Fare il consigliere di una grande città come Padova, che è la quattordicesima più popolosa d’italia, è prima di tutto un onore – premette Tarzia – Ma ricoprire questo ruolo comporta anche una certa responsabilità e un importante dispendio in termini di energia e di tempo».
Ecco spiegato perché, secondo il consigliere giordaniano, i membri dell’assemblea di Palazzo Moroni meriterebbero maggiore gratificazione. «Mi sento di parlare pure a nome, soprattutto, dei colleghi più giovani che siedono in aula e che, pur avendo una situazione lavorativa meno stabile della mia, fanno tanti sacrifici per essere sempre presenti. La nostra richiesta – aggiunge Tarzia – potrebbe sembrare impopolare, ma non è così. Se non altro perché non è accettabile e neppure dignitoso prendere meno di un terzo dei soldi che prendono i consiglieri a Verona». Per la cronaca, nell’anno che si è appena concluso, Palazzo Moroni ha speso in gettoni poco più di 90 mila euro. (d.d’a.)