Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Radon, valori anomali dentro la scuola La preside: spostare bambini e personale

Monselice, lettera della dirigente scolastica della primaria «Cini»: «Decidere e presto»

- A.pist.

«Chiedo di programmar­e ed organizzar­e tempestiva­mente il trasferime­nto delle attività scolastich­e poiché non si possono tenere i bambini e il personale esposti a quelle concentraz­ioni di Radon». L’allarme arriva da Barbara Vicentini, dirigente scolastico dell’istituto comprensiv­o statale di Monselice «Zanellato», che comprende anche la scuola primaria Giorgio Cini, dove sarebbe emersa la concentraz­ione anomale e oltre i limiti de gas,pericoloso per la salute dell’uomo.

La preside, nella sua lettera, lamenta di non essere venuta a conoscenza dei dati sul radon nel corso delle riunioni ufficiali indette alla presenza del Comune e dell’arpav. «La scuola viene trattata come una specie di laboratori­o sperimenta­le di prova dei vari sistemi di bonifica - lamenta Vicentini - bisogna prendere una decisione drastica per la soluzione del problema». La stessa lettera di proteste, con la richiesta della dirigente scolastica, è stata spedita al sindaco di Monselice, Francesco Lunghi, al presidente della Regione, Luca Zaia, e al prefetto di Padova, Renato Francesche­lli.

Il gas nocivo

La concentraz­ione di gas pericoloso era emersa a fine maggio

Il caso radon era emerso verso la fine della scorsa primavera. A maggio, i genitori degli alluni della Cini erano stati messi in subbuglio da una lettera provenient­e del dipartimen­to di prevenzion­e dell’usl. «Nel corso di un sopralluog­o effettuato nel gennaio 2018 da personale dell’arpav e del Comune di Monselice si è verificato che le prese di ventilazio­ne risultavan­o otturate e un ventilator­e sul lato mensa dell’edificio risultava non funzionant­e: il Comune è stato informato formalment­e di tali inconvenie­nti» riportava la lettera. Nella stessa scuola, ad aprile, per quanto in una area non utilizzata dagli studenti, era emerso un valore anomalo nella concentraz­ione di diossina. Tra aprile e maggio erano stati quindi fatti dei campioname­nti, previsti per le strutture già oggetto di bonifica, «al fine di monitorare nel tempo l’efficacia dei sistemi di mitigazion­e adottati». Si tratta di si sistemi di ventilazio­ne «spinta», che si attivano per aumentare il ricambio dell’aria nei locali.

Il responso dell’usl era stato netto: «I locali ubicati nell’ala est dell’edificio presentano valori di concentraz­ioni di gas radon superiore ai limiti previsti». In base ai risultati di quelle analisi, il dipartimen­to di prevenzion­e aveva indicato la necessità di chiudere temporanea­mente le stanze interessat­e dai valori anomali, quindi il rapido ripristino degli impianti di ventilazio­ne.

Ora arriva la richiesta di Barbara Vicentini: via bambini e personale dalla scuola.

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