Il dg Flor: «Nuovo ospedale in anticipo con i tempi» Ma la Pediatria slitta ancora

E sul Sant’antonio: «Non perderà nessuno dei 292 posti letto»

Nonostante a metà mese la Commissione regionale per gli investimenti tecnologici e in edilizia (Crite) abbia approvato il progetto esecutivo e un aumento di spesa da 56 a 61/62 milioni (sempre finanziati da Palazzo Balbi), slitta ancora la realizzazione della nuova Pediatria. E’ destinata a prendere il posto della Pneumologia, i cui lavori di demolizione sarebbero dovuti iniziare il primo marzo, ma l’amianto trovato al terzo piano dell’attuale Pediatria, scelto per ospitare il personale della Pneumologia, aveva già spostato l’operazione ad aprile. Ora la necessità «di salvare dall’abbattimento mobili e altri oggetti che possono essere riutilizzati» dilata i tempi a maggio.

Lo ha annunciato il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Luciano Flor, venerdì sera, in un incontro pubblico sulla sanità padovana organizzato all’ex Fornace Carotta da Fabrizio Boron, presidente regionale della commissione Sanità. «Approvato, e finanziato, il piano di fattibilità, è stata aggiudicata la progettazione quasi definitiva per la Pediatria e adesso stiamo recuperando dalla Pneumologia quello che ci serve

L’iter

Spostata a maggio la demolizione della Pneumologia, che deve fare spazio a Pediatria

— ha illustrato Flor —. A maggio procederemo con la demolizione e contestualmente con la gara d’appalto per il primo pezzo dell’ospedale della Donna e del Bambino». Finanziato complessivamente con 150 milioni di euro dalla Regione e progettato per 343 posti letto. La nuova Pediatria ne avrà 170 su otto piani e 18mila metri quadri, quasi il triplo degli attuali 6.600.

A compensazione del ritardo su questo fronte, il dg vanta un «anticipo» sul cronoprogramma propedeutico alla realizzazione del nuovo ospedale a Padova est. «Per arrivarci, dobbiamo portare a termine 136 attività — ha spiegato — stiamo lavorando contemporaneamente a dieci voci. Il terreno ricevuto

Attesa Per l’avvio dei lavori al cantiere della nuova pediatria si deve attendere ancora un po’