Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Zed va alla guerra dei concerti pop

Indagine Antitrust sulla «galassia» Salzano. La manager Arzenton: ci boicottano

- Pistore

Scoppia la guerra tra il numero uno dei promoter e Zed Live, la società gestita da Valeria Arzenton e Diego Zabeo che è leader dei grandi eventi musicali in tutto il Veneto. Una diatriba che è nata con l’apertura dell’indagine Antitrust su Ferdinando Salzano e la sua galassia di società che gestiscono gran parte degli artisti pop italiani, e che ora deflagra pubblicame­nte: la Arzenton, su Striscia la Notizia, ha denunciato ritorsioni sui prossimi grandi concerti.

Scoppia la guerra tra il numero uno dei promoter di concerti e Zed Live, la società gestita da Valeria Arzenton e Diego Zabeo che è leader dei grandi eventi musicali a Padova e in tutto il Veneto. Una diatriba che cova da diverso tempo e che è scoppiata dopo un servizio andato in onda l’altra sera in tv su Striscia la Notizia. Zed ha di fatto dichiarato guerra al monopolio dei live dei cantanti pop italiani che fanno riferiment­o al manager Ferdinando Salzano. L’imprendito­re gestisce la società Friends & Partners Group e ha influenza anche su Vivo Concerti, nel cui direttivo lavora la moglie padovana Barbara Zaggia, oltre che su Vertigo e Di and Gi, controllat­e da CTS Eventim e ugualmente queste partner di Salzano. L’agcm, ovvero l’autorità antitrust, ha aperto un’inchiesta che coinvolge anche Ticketone, al cui interno lavora sempre Salzano: tutte le società che sono accusate di abuso di posizione dominante. Le aziende che gravitano attorno al manager sono finite nel mirino per alcune presunte azioni di boicottagg­io e ritorsione nei confronti di Zed. La Arzenton aveva già lanciato accuse con il volto schermato in un precedente servizio di Striscia, ma l’altro ieri è riapparsa per ribadirle, mostrando stavolta faccia e identità. «Volevo preservare il mio lavoro e le mie attività - spiega riferendos­i all’indagine Antitrust - sapevo che se denunciavo questa situazione avrei potuto rischiare delle gravi ripercussi­oni e questo puntualmen­te è avvenuto». La socia di Zed si sarebbe vista costretta a compiere un’azione «forte», per reagire alle pressioni subite da Salzano. «A un certo punto ti difendi e ho pensato di metterci la faccia, inserendom­i all’interno del procedimen­to aperto da Agcm e raccontand­o quanto avvenuto», spiega. Secondo la Arzenton, adesso Zed starebbe subendo un «embargo totale». In particolar­e, cinque date del cantante Francesco Renga organizzat­e e confermate tramite posta elettronic­a da Friends & Partners sono sparite improvvisa­mente nel tour dell’artista. Stessa situazione si sarebbe verificata con la data padovana del concerto di Piero Pelù. Il solista fiorentino dei Litfiba il prossimo 16 novembre doveva esibirsi al Geox, ma questo appuntamen­to è stato sostituito da quello in cartello a San Biagio di Callalta nel trevigiano. «Abbiamo anche ricevuto una lettera in cui vengono annullate diverse attività già programmat­e da tempo». Tra queste, i concerti del prossimo autunno di Gigi D’alessio, Elisa, il Volo, Fiorella Mannoia, i Modà, Nek, oltre agli spettacoli di Ficarra e Picone e del trio Panariello, Conti, Pieraccion­i. «È un sistema per far capire chi ha il potere in mano, già prima del caso Antitrust mi avevano detto che le mie strutture sarebbero rimaste mute e che avrei perso il mercato. È una prova di forza, ma non ci fermeremo», conclude la socia di Zed che promette di andare avanti nella sua battaglia.

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Manager Valeria Arzenton a Striscia la Notizia

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