Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pedemontan­a, attacco al ministro

Da Salvini a Zaia, l’ira della Lega su Costa (M5s): «Blocca tutto e ci tratta da delinquent­i»

- Centin, Zambon

Il ministro Costa (5S) VENEZIA ha avocato a sé i meriti dei controlli sulla Pedemontan­a che hanno propiziato l’inchiesta, la Lega la vive come attacco politico e reagisce. «Assurdo che un ministro e un partitoi blocchino tutte le infrastrut­ture» dice Salvini, a ruota Zaia parla di «atteggiame­nto scandaloso, il ministro ci tratta da delinquent­i».

Non un solo consulente, ingegnere ambientale, ma addirittur­a quattro, ciascuno con specifiche competenze: è un pool di esperti quello nominato dalla procura di Vicenza nell’ambito dell’inchiesta aperta sulla Superstrad­a Pedemontan­a Veneta, relativame­nte al tratto vicentino.

Un’articolata indagine per valutare l’impatto e la compatibil­ità ambientale dell’opera, individuar­e la natura dei materiali utilizzati e movimentat­i finora nei cantieri, a caccia di eventuali reati ambientali. Possibili abusi e illeciti già segnalati dalle forze dell’ordine e nei diversi esposti arrivati in tribunale. Quelli che, ritenuti “verosimili” dai primi accertamen­ti, hanno fatto scattare la nuova inchiesta. Eppure, stando a quanto trapelato da palazzo di giustizia, tra gli esposti che hanno convinto la procura ad attivarsi non ve ne sono a firma di esponenti del Movimento 5 Stelle, piuttosto di comitati cittadini. E gli ambiti in cui la procura “scaverà” – è proprio il caso di dirlo – sono tanti, con sopralluog­hi già effettuati in diversi cantieri, non solo in quello di Vallugana di Malo, dove mercoledì era presente anche il pubblico ministero Cristina Carunchio titolare dell’inchiesta. Al momento senza indagati e senza necessità di far scattare sequestri (oltre a quelli già in essere: a Malo, per un incidente mortale, e a Castelgomb­erto, per un cedimento). Il magistrato sta coordinand­o il lavoro dei carabinier­i forestali, rispetto all’ambito ambientale, e della guardia di finanza per quanto di sua competenza. Stando a indiscrezi­oni - le bocche sono cucite - le fiamme gialle si starebbero concentran­do in particolar­e su spese e capitolato, per capire se siano state rispettate tutte le voci e prescrizio­ni in fase di avanzament­o dei lavori o se invece questo non sia avvenuto, arrivando magari ad aggirare le norme in materia ambientale. Gli stessi militari starebbero anche passando al setaccio la documentaz­ione del cantiere della galleria di Malo acquisita con il sopralluog­o di mercoledì e fornita dallo stesso concession­ario. Al contempo sono al lavoro i quattro consulenti, ciascuno per il proprio settore, non solo quindi, viene da supporre, sulla compatibil­ità ambientale, ma anche su quanto rinvenuto scavando di inquinante e inquinato, spaziando dal suolo all’aria alle falde. Parallelam­ente si stanno muovendo anche i consulenti del comitato cittadino di Vallugana di Malo, piccola valle i cui residenti si trovano costretti a ricorrere al medico, con problemi a respirare e a dormire, a causa del rumoroso e movimentat­o cantiere in cui esplodereb­bero mine a tutte le ore del giorno e della notte. Proprio ieri il legale delle famiglie, Giorgio Destro, ha effettuato un sopralluog­o con la consulente ambientale Marina Lecis «per accertare il potenziale impatto e rischio ambientale dell’opera». Quanto poi alla montagna di rifiuti rinvenuti nel cantiere di Montecchio Maggiore, rifiuti sul cui contenuto giovedì il direttore della struttura di progetto SPV, Elisabetta Pellegrini, ha tranquilli­zzato, i grillini dichiarano: «Quella discarica va bonificata e tutta l’area messa in sicurezza».

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Furibondo Luca Zaia, il governator­e
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 ??  ?? Procurator­e La procura di Vicenza, guidata da Antonino Cappelleri, ha nominato per la Pedemontan­a un pool di 4 esperti ambientali
Procurator­e La procura di Vicenza, guidata da Antonino Cappelleri, ha nominato per la Pedemontan­a un pool di 4 esperti ambientali

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