Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Brucia la casa alla moglie che se ne va

Picchiata dal marito, era fuggita con i due figli. E lui si è vendicato con il fuoco

- Andrea Pistore

La vi0lenza di genere produce un orribile bollettino quotidiano. Stavolta la cronaca racconta di un marito che, a Piove di Sacco, giovedì scorso ha dato fuoco con la benzina, distruggen­dola, l’abitazione di famiglia, che era intestata alla moglie. Una vendetta dopo che lei, picchiata la stessa sera dal consorte nel corso di un litigio, aveva deciso di allontanar­si nel Veneziano. L’uomo, 49 anni di origine siriana, aveva le valigie pronte per la fuga.

Quello che sembrava un rogo accidental­e si è rivelato l’azione violenta di un marito geloso, diventato piromane per ripicca verso la moglie. I carabinier­i della compagnia di Piove di Sacco hanno arrestato A. H., siriano di 49 anni con cittadinan­za italiana, accusato dell’incendio che giovedì scorso verso le 22 ha devastato la casa dove abitava insieme alla moglie e ai due figli piccoli in via Righi nella frazione Corte a Piove. L’uomo è ora detenuto nel carcere Due Palazzi di Padova per incendio doloso, furto e maltrattam­enti in famiglia. A incastrarl­o sono stati i militari dopo un’indagine terminata veloce e terminata all’alba. Giovedì scorso nella residenza di proprietà della padovana era scoppiato improvvisa­mente l’incendio. Ad accorgersi del fumo era stata una vicina di casa che aveva allertato i soccorsi. I vigili del fuoco dopo una dura lotta contro le fiamme erano riusciti a domarle, trovando all’interno del soggiorno due taniche con residuo di liquido infiammabi­le. Le ulteriori indagini hanno chiarito quanto accaduto quella notte in poche ore e le colpe dello straniero. Il siriano verso le 19 aveva litigato con la moglie, una donna di 46 anni originaria di Saonara, con la quale i rapporti erano ormai tesissimi da diverso tempo. Il litigio è degenerato, sono volati schiaffi e pugni, tanto che lei ha deciso di andarsene con i due figli piccoli, di 3 e 7 anni, verso una località nel Veneziano. Prima di raggiunger­e la casa lungo il litorale che i genitori di lei affittano per l’estate, è stata curata al pronto soccorso di Chioggia dove i medici le hanno diagnostic­ato ferite alla testa e al braccio guaribili in otto giorni. Il marito violento intanto ha messo in atto il suo piano per ripicca: dato che l’abitazione è intestata alla quarantase­ienne, ha utilizzato la benzina per appiccare il fuoco, distruggen­do il pian terreno e annerendo il piano rialzato della bifamiliar­e, rifugiando­si poi in un altro appartamen­to di proprietà della donna sempre nel Piovese di cui lui aveva le chiavi. All’interno della piccola casa è stato trovato il siriano in camera da letto che dormiva.

L’uomo all’inizio ha negato quanto gli era stato addebitato, salvo poi crollare verso le 4 durante l’interrogat­orio. Prima di innescare l’incendio aveva anche fatto le valigie che aveva nascosto sotto un ponte nel Piovese in attesa di riprenderl­e, portando via alcuni vestiti e 180 euro oltre al passaporto per tentare di rientrare verso la Siria. Al termine di tutte le formalità è stato trasferito al carcere Due Palazzi. Ieri mattina l’arresto è stato convalidat­o dal giudice per le indagini preliminar­i, così come la sua detenzione nel carcere padovano dato il pericolo di fuga. La casa è tutt’ora inagibile, e la donna anche per questo - ha scelto di restare lontano dal Piovese insieme ai figli piccoli.

La moglie si è rifugiata con i due figli nel Veneziano Il marito poi si era nascosto

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Taniche di benzina L’incendio furioso che è divampato giovedì sera nell’abitazione di Piove di Sacco, domato a fatica dai vigili del fuoco

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