Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Brucia la casa alla moglie che se ne va
Picchiata dal marito, era fuggita con i due figli. E lui si è vendicato con il fuoco
La vi0lenza di genere produce un orribile bollettino quotidiano. Stavolta la cronaca racconta di un marito che, a Piove di Sacco, giovedì scorso ha dato fuoco con la benzina, distruggendola, l’abitazione di famiglia, che era intestata alla moglie. Una vendetta dopo che lei, picchiata la stessa sera dal consorte nel corso di un litigio, aveva deciso di allontanarsi nel Veneziano. L’uomo, 49 anni di origine siriana, aveva le valigie pronte per la fuga.
Quello che sembrava un rogo accidentale si è rivelato l’azione violenta di un marito geloso, diventato piromane per ripicca verso la moglie. I carabinieri della compagnia di Piove di Sacco hanno arrestato A. H., siriano di 49 anni con cittadinanza italiana, accusato dell’incendio che giovedì scorso verso le 22 ha devastato la casa dove abitava insieme alla moglie e ai due figli piccoli in via Righi nella frazione Corte a Piove. L’uomo è ora detenuto nel carcere Due Palazzi di Padova per incendio doloso, furto e maltrattamenti in famiglia. A incastrarlo sono stati i militari dopo un’indagine terminata veloce e terminata all’alba. Giovedì scorso nella residenza di proprietà della padovana era scoppiato improvvisamente l’incendio. Ad accorgersi del fumo era stata una vicina di casa che aveva allertato i soccorsi. I vigili del fuoco dopo una dura lotta contro le fiamme erano riusciti a domarle, trovando all’interno del soggiorno due taniche con residuo di liquido infiammabile. Le ulteriori indagini hanno chiarito quanto accaduto quella notte in poche ore e le colpe dello straniero. Il siriano verso le 19 aveva litigato con la moglie, una donna di 46 anni originaria di Saonara, con la quale i rapporti erano ormai tesissimi da diverso tempo. Il litigio è degenerato, sono volati schiaffi e pugni, tanto che lei ha deciso di andarsene con i due figli piccoli, di 3 e 7 anni, verso una località nel Veneziano. Prima di raggiungere la casa lungo il litorale che i genitori di lei affittano per l’estate, è stata curata al pronto soccorso di Chioggia dove i medici le hanno diagnosticato ferite alla testa e al braccio guaribili in otto giorni. Il marito violento intanto ha messo in atto il suo piano per ripicca: dato che l’abitazione è intestata alla quarantaseienne, ha utilizzato la benzina per appiccare il fuoco, distruggendo il pian terreno e annerendo il piano rialzato della bifamiliare, rifugiandosi poi in un altro appartamento di proprietà della donna sempre nel Piovese di cui lui aveva le chiavi. All’interno della piccola casa è stato trovato il siriano in camera da letto che dormiva.
L’uomo all’inizio ha negato quanto gli era stato addebitato, salvo poi crollare verso le 4 durante l’interrogatorio. Prima di innescare l’incendio aveva anche fatto le valigie che aveva nascosto sotto un ponte nel Piovese in attesa di riprenderle, portando via alcuni vestiti e 180 euro oltre al passaporto per tentare di rientrare verso la Siria. Al termine di tutte le formalità è stato trasferito al carcere Due Palazzi. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari, così come la sua detenzione nel carcere padovano dato il pericolo di fuga. La casa è tutt’ora inagibile, e la donna anche per questo - ha scelto di restare lontano dal Piovese insieme ai figli piccoli.
La moglie si è rifugiata con i due figli nel Veneziano Il marito poi si era nascosto