Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’accendino nucleare è una storia di Topolino
Diventa un’avventura di «Topolino», in edicola domani e dal titolo «Topolino e il padrone del buio» (collezione «Comic&science»), la ricerca di fusione nucleare condotta a Padova dal Consorzio RFX, che comprende Cnr, Istituto nazionale di Fisica nucleare, Enea e Università di Padova. Al lavoro per ricreare l’energia solare, attraverso una sorta di «accendino». Tutto ciò arriva ora anche ai più piccoli, sotto la guida del topo più famoso del mondo, che impara subito il funzionamento dei sistemi di accelerazione di particelle e insieme all’amico Eta Beta scopre l’arcano segreto dell’energia della fusione. Il fumetto porta in edicola una storia che affronta il tema del futuro sostenibile, grazie alla sinergia tra gli enti italiani che si occupano di ricerca sulla fusione nucleare e la redazione di «Topolino». Il testo è di Francesco Artibani, le illustrazioni di Stefano Intini, bravi a rendere su carta e comprensibile a tutti una ricerca molto complessa, raccontando per immagini e vignette come potrebbe essere un mondo alimentato dall’energia «verde» e inesauribile. Grazie all’intermediazione di Topolino, la fusione diventa facile anche per i ragazzini.
L’avventura di Topolino dal 2447 ai giorni nostri accompagna il lettore tra le grandi strutture e i complessi macchinari al lavoro nelle sale sperimentali del Consorzio RFX, nei laboratori del Cnr di Padova visitati lo scorso febbraio dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Spiega il presidente del Consorzio RFX, Francesco Gnesotto: «Per risolvere il problema di come riprodurre sulla terra l’energia del sole, dobbiamo superare alcune difficoltà tecnico-scientifiche, tra cui quella di portare le temperature all’interno del reattore a fusione fino a 150 milioni di gradi». Il progetto, affidato ai ricercatori italiani dall’organizzazione internazionale ITER, vede la realizzazione di due prototipi del sistema di iniezione: «MITICA», l’iniettore ancora in costruzione, e «SPIDER», la più potente sorgente di ioni negativi al mondo, sul quale si concentra la storia di Topolino.
«Siamo particolarmente contenti che Topolino abbia scelto di raccontare la nostra ricerca — aggiunge Gnesotto — ambientandola in SPIDER, che nel primo anno di sperimentazione sta già dando risultati utili alla realizzazione del futuro reattore a fusione». Dall’anteprima, nella tavola clou si vede Eta Beta che s’introduce nei laboratori, accende SPIDER ed esclama: «Addio ventunesimo secolo!».