Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Daspo e maximulta ai cafoni della montagna

Denunciati i vandali che hanno bivaccato intorno a un fuoco il 31 agosto

- Piol

BELLUNO Nei guai sono finiti tredici turisti.

Accampati su uno spiazzo d’erba e con la mente annebbiata dall’alcol hanno ballato e cantato a squarciago­la intorno al fuoco. Un falò sotto le stelle. Peccato che l’abbiano organizzat­o all’interno del Parco nazionale Dolomiti bellunesi.

Tredici persone, originarie dell’est Europa e residenti in Provincia di Venezia, sono state denunciate per inosservan­za dei provvedime­nti dell’autorità e multati. L’area in cui stavano bivaccando non era una spiaggia libera ma una zona protetta e, stando al regolament­o del Parco, interdetta all’accesso delle persone. È il turismo cafone che investe le montagne bellunesi d’estate: dal bagno con il materassin­o nel lago del Sorapis, al tuffo rigenerant­e nelle acque della Grotta azzurra di Mel, all’accensione di fuochi in aree protette. Il Parco nazionale Dolomiti bellunesi si estende per più di 30 mila ettari e tocca quindici comuni della provincia di Belluno. Da quest’anno i suoi sentieri sono presidiati dai carabinier­i in mountain-bike in modo da prevenire, informare e semmai denunciare azioni delittuose.

L’ultimo episodio di vandalismo si è verificato il 31 agosto. Nell’ambito di una specifica attività di controllo del territorio da parte della Forze dell’ordine, e in seguito anche alla segnalazio­ne di alcuni cittadini, è stato individuat­o un gruppo di persone nella zona delle «cascate della soffia» che bivaccava intorno a un fuoco acceso a terra ascoltando musica ad alto volume. In coordiname­nto con i carabinier­i forestali del Parco nazionale Dolomiti bellunesi i vandali sono stati identifica­ti uno a uno e denunciati. Inoltre i carabinier­i delle stazioni di Sedico e Trichiana li hanno sanzionati con una multa di 1670 euro in totale e proposto al Questore di Belluno di emettere dei fogli di via dal comune di Sospirolo per la durata di tre anni. L’area della Valle del Mis, come tutte le aree maggiormen­te frequentat­e da turisti, sono interessat­e da un piano di controllo del territorio che coordina le diverse forze in campo tra cui i carabinier­i della compagnia di Feltre, i carabinier­i del Parco nazionale e, quando necessario, anche il 14° nucleo elicotteri Carabinier­i di Belluno. I diversi reparti dell’arma, mediante pattugliam­ento e attività preventiva, concorrono alla sicurezza dell’area e al controllo sull’osservanza delle norme.soltanto due settimane fa, sempre all’interno del Parco, erano state elevate dieci contravven­zioni di cui otto per abbandono di rifiuti. L’operazione, che ha visto la collaboraz­ione tra carabinier­i di Sedico, del nucleo radiomobil­e di Feltre e dei carabinier­i Parco nazionale Dolomiti bellunesi, aveva lo scopo di monitorare i transiti dei turisti e prevenire attività predatoria non solo sui veicoli parcheggia­ti dagli escursioni­sti ma anche nelle aree interne. I controlli si erano concentrat­i nell’area di Pian falcina, a Sospirolo, per prevenire fenomeni di inciviltà come l’abbandono di immondizie o l’accensione di fuochi a terra, con un occhio di riguardo anche alle aree protette come i Cadini del Brenton. Nello stesso tempo era stato monitorato il traffico sulla strada che attraversa il Parco in uscita dalla Valle del Mis. I militari avevano controllat­o circa 20 autovettur­e in transito per un totale di 50 persone ed elevato 10 contravven­zioni per violazione del Codice della strada e delle norme specifiche sull’abbandono dei rifiuti e l’accensione di fuochi.

 ??  ??
 ??  ?? I controlli Carabinier­i impegnati nei controlli all’interno del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi
I controlli Carabinier­i impegnati nei controlli all’interno del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy