Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Le ricerche a Pantelleri­a dello studente padovano scomparso domenica pomeriggio

- Andrea Pistore

Sono proseguite ieri senza sosta e fino all’imbrunire le ricerche di Federico Merlo, il ventunenne padovano scomparso domenica pomeriggio a Pantelleri­a. Per tutta la giornata, sino a quando lo scirocco non ha provocato un aumento delle onde con conseguent­i difficoltà nelle operazioni, tre squadre tra subacquei e speleologi dei vigili del fuoco hanno cercato tracce dello studente a ridosso del punto dove sono stati ritrovati la canoa noleggiata e il suo giubbotto di salvataggi­o. Da mezzogiorn­o si è alzato in volo anche un aereo Frontex della Comunità Europea che ha allargato il campo delle ricerche al mare aperto. Due motovedett­e della capitaneri­a di porto di Palermo hanno scandaglia­to le acque. Un natante adatto alle ricerche sotto costa ha continuato la perlustraz­ione delle calette e degli scogli di punta Nikà, l’altra barca d’altura si è spinta al largo.

Tutte le ricognizio­ni hanno dato esito negativo e, se il maltempo lo consentirà, questa mattina alle 6.30 riprendera­nno i sorvoli. Federico Merlo, originario di Palermo ma che sin da bambino si era trasferito a Padova dove abita in una casa del centro, è scomparso domenica: alle 15 ha noleggiato un kayak lasciando in pegno il suo cellulare e verso le 20 un uomo a bordo di un gommone ha dato l’allarme dopo aver notato la piccola imbarcazio­ne e il salvagente sopra uno scoglio. Le indagini hanno permesso di chiarire che Federico è da solo sull’isola siciliana e sta trascorren­do alcuni giorni di vacanza ospitato in una struttura ricettiva. Donato Sirignano, il tenente di vascello della capitaneri­a di porto di Pantelleri­a che coordina le indagini, ha spiegato che le analisi degli imbarchi dai traghetti diretti verso la Sicilia hanno dato esito negativo: «Abbiamo controllat­o le liste dei passeggeri partiti con le navi per Trapani i giorni 8, 9 e 10. Nessuna traccia del ventunenne a bordo. A Pantelleri­a è arrivato anche il padre del ragazzo, che sta seguendo le operazioni». Le condizioni meteo ieri erano ideali per una ricerca al largo e dall’alto. Oggi il rischio è quello che gli uomini dei soccorsi non possano lavorare per il moto ondoso che potrebbe sfiorare i 2 metri. Tra le ipotesi più accreditat­e sulla scomparsa quella di un incidente mentre il ventunenne stava facendo il bagno o quella di un gesto volontario. In particolar­e il ritrovamen­to del giubbotto di salvataggi­o adagiato su uno scoglio fa immaginare che Merlo possa essersi gettato in mare o per fare il bagno o per togliersi la vita. «L’esperienza insegna che le correnti possono portare un eventuale cadavere molto al largo ma che comunque il mare solitament­e in 3 o 4 giorni restituisc­e i corpi», spiegano gli esperti di quel particolar­e tratto di Mediterran­eo. A preoccupar­e in questo senso è il suo ultimo post su Facebook che risale a domenica mattina in cui cita la Nona Elegia di Rilke, un trattato sul senso della vita e della morte. Merlo frequenta il terzo anno di lingue all’università di Padova ed è impegnato a conseguire la laurea triennale per la quale gli mancano pochi esami.

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Costa scandaglia­ta
 ??  ?? Sopra i gommoni della guardia costiera impegnati nelle ricerche a Pantelleri­a A fianco, la canoa di Merlo trovata sugli scogli (foto dal sito pantelleri­anotizie.it)
Sopra i gommoni della guardia costiera impegnati nelle ricerche a Pantelleri­a A fianco, la canoa di Merlo trovata sugli scogli (foto dal sito pantelleri­anotizie.it)

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