Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Le ricerche a Pantelleria dello studente padovano scomparso domenica pomeriggio
Sono proseguite ieri senza sosta e fino all’imbrunire le ricerche di Federico Merlo, il ventunenne padovano scomparso domenica pomeriggio a Pantelleria. Per tutta la giornata, sino a quando lo scirocco non ha provocato un aumento delle onde con conseguenti difficoltà nelle operazioni, tre squadre tra subacquei e speleologi dei vigili del fuoco hanno cercato tracce dello studente a ridosso del punto dove sono stati ritrovati la canoa noleggiata e il suo giubbotto di salvataggio. Da mezzogiorno si è alzato in volo anche un aereo Frontex della Comunità Europea che ha allargato il campo delle ricerche al mare aperto. Due motovedette della capitaneria di porto di Palermo hanno scandagliato le acque. Un natante adatto alle ricerche sotto costa ha continuato la perlustrazione delle calette e degli scogli di punta Nikà, l’altra barca d’altura si è spinta al largo.
Tutte le ricognizioni hanno dato esito negativo e, se il maltempo lo consentirà, questa mattina alle 6.30 riprenderanno i sorvoli. Federico Merlo, originario di Palermo ma che sin da bambino si era trasferito a Padova dove abita in una casa del centro, è scomparso domenica: alle 15 ha noleggiato un kayak lasciando in pegno il suo cellulare e verso le 20 un uomo a bordo di un gommone ha dato l’allarme dopo aver notato la piccola imbarcazione e il salvagente sopra uno scoglio. Le indagini hanno permesso di chiarire che Federico è da solo sull’isola siciliana e sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza ospitato in una struttura ricettiva. Donato Sirignano, il tenente di vascello della capitaneria di porto di Pantelleria che coordina le indagini, ha spiegato che le analisi degli imbarchi dai traghetti diretti verso la Sicilia hanno dato esito negativo: «Abbiamo controllato le liste dei passeggeri partiti con le navi per Trapani i giorni 8, 9 e 10. Nessuna traccia del ventunenne a bordo. A Pantelleria è arrivato anche il padre del ragazzo, che sta seguendo le operazioni». Le condizioni meteo ieri erano ideali per una ricerca al largo e dall’alto. Oggi il rischio è quello che gli uomini dei soccorsi non possano lavorare per il moto ondoso che potrebbe sfiorare i 2 metri. Tra le ipotesi più accreditate sulla scomparsa quella di un incidente mentre il ventunenne stava facendo il bagno o quella di un gesto volontario. In particolare il ritrovamento del giubbotto di salvataggio adagiato su uno scoglio fa immaginare che Merlo possa essersi gettato in mare o per fare il bagno o per togliersi la vita. «L’esperienza insegna che le correnti possono portare un eventuale cadavere molto al largo ma che comunque il mare solitamente in 3 o 4 giorni restituisce i corpi», spiegano gli esperti di quel particolare tratto di Mediterraneo. A preoccupare in questo senso è il suo ultimo post su Facebook che risale a domenica mattina in cui cita la Nona Elegia di Rilke, un trattato sul senso della vita e della morte. Merlo frequenta il terzo anno di lingue all’università di Padova ed è impegnato a conseguire la laurea triennale per la quale gli mancano pochi esami.