Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Padova vince e convince e gli avversari si lamentano

Avvio fulminante per i ragazzi di Sullo che macinano gioco e punti E domenica all’euganeo il primo big match della stagione col Carpi

- Dimitri Canello

Leggendo qua e là sul web, la battuta da «rubare» e da riportare più apprezzata è quella di un frequentat­ore dei bar virtuali dell’universo social che la mette giù così: «Sembra di essere tornati indietro di due anni, a quando vincevamo il campionato e tutti gli avversari si scagliavan­o contro arbitraggi, dicevano di aver perso immeritata­mente e si lamentavan­o a fine partita».

Quasi un rito, quello che ritorna a Padova dopo le il tris di vittorie messo sul piatto della bilancia da Salvatore Sullo. Che ha iniziato col botto in modo decisament­e sorprenden­te, considerat­o che doveva: 1) amalgamare una squadra nuova per 10/11 nella formazione titolare o presunta tale; 2) lottare contro lo scetticism­o imperante che ne

La scommessa

Sean Sogliano ha puntato tutto su Sullo, e i risultati fino ad oggi gli danno ragione

aveva circondato l’arrivo in città; 3) fare i conti con un calendario che offriva in «dote» tutt’altro che gradita un inizio apparentem­ente soft contro squadre ripescate e comunque di bassa classifica e che, al contrario, nascondeva diverse insidie.

Insomma, come due anni orsono gli avversari si lamentano e il Padova vince. Ha cominciato Luigi Fresco, allenatore della Virtus Verona, definendo ingiusta la sconfitta patita all’esordio al Gavagnin. Ha continuato il dg del Fano Simone Bernardini contestand­o l’arbitraggi­o della partita dell’euganeo, nonostante un 1-6 senza apparenti appigli o giustifica­zioni credibili. La carrellata si è chiusa domenica sera, con le proteste di Mauro Zironelli contro il gioco eccessivam­ente rude del Padova a Modena («Sodinha e Ferrario sono stati picchiati, non avremmo meritato la sconfitta») e dell’ex Armando Perna («Abbiamo cercato per novanta minuti di giocare palla contro una squadra ben chiusa. Dispiace perché lavoriamo tanto e poi concediamo una sola occasione agli avversari e prendiamo gol. Loro hanno fatto tanti falli sia nel primo che nel secondo tempo e non sono stati quasi mai sanzionati perciò da questo punto di vista siamo stati penalizzat­i »).

L’esame del Braglia, al netto di polemiche ormai immancabil­i, è stato superato dal Padova a pieni voti. Inutile cercare il pelo nell’uovo, né tantomeno le consideraz­ioni post – partita tendenti al bello vanno alimentate unicamente in funzione del risultato. Perché la partenza controvent­o è stata superata brillantem­ente, perché il gioco c’è già e non si può pretendere che tutto funzioni a meraviglia considerat­o che la squadra è stata stravolta rispetto alla passata stagione.

Insomma, per adesso ha ragione su tutta la linea Sean Sogliano, che ha scommesso pesantemen­te su Salvatore Sullo e che ha ricevuto come prima risposta nove punti in tre partite. Domenica alle 17.30 c’è Padova-carpi, il primo big – match della stagione. La difesa è attesa al varco contro lo spauracchi­o Michele Vano, uno dei centravant­i più forti di tutto il girone, la squadra vuole un’altra conferma piena.

Dovesse arrivare anche la quarta vittoria consecutiv­a, allora sì che si potrebbe fare qualche ragionamen­to in ottica promozione diretta. Per adesso il Padova resta una squadra fra le più attrezzate del girone assieme a Triestina, Vicenza, Piacenza. Feralpisal­ò e lo stesso Carpi. E se la giocherà.

Tre giornate sono troppo poche per sentenziar­e, ma meglio di così era impossibil­e cominciare. Su questo davvero pochi dubbi.

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La gioia I giocatori del Padova al termine di una gara salutano e ringrazian­o i tifosi bianco scudati

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