Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Padova vince e convince e gli avversari si lamentano
Avvio fulminante per i ragazzi di Sullo che macinano gioco e punti E domenica all’euganeo il primo big match della stagione col Carpi
Leggendo qua e là sul web, la battuta da «rubare» e da riportare più apprezzata è quella di un frequentatore dei bar virtuali dell’universo social che la mette giù così: «Sembra di essere tornati indietro di due anni, a quando vincevamo il campionato e tutti gli avversari si scagliavano contro arbitraggi, dicevano di aver perso immeritatamente e si lamentavano a fine partita».
Quasi un rito, quello che ritorna a Padova dopo le il tris di vittorie messo sul piatto della bilancia da Salvatore Sullo. Che ha iniziato col botto in modo decisamente sorprendente, considerato che doveva: 1) amalgamare una squadra nuova per 10/11 nella formazione titolare o presunta tale; 2) lottare contro lo scetticismo imperante che ne
La scommessa
Sean Sogliano ha puntato tutto su Sullo, e i risultati fino ad oggi gli danno ragione
aveva circondato l’arrivo in città; 3) fare i conti con un calendario che offriva in «dote» tutt’altro che gradita un inizio apparentemente soft contro squadre ripescate e comunque di bassa classifica e che, al contrario, nascondeva diverse insidie.
Insomma, come due anni orsono gli avversari si lamentano e il Padova vince. Ha cominciato Luigi Fresco, allenatore della Virtus Verona, definendo ingiusta la sconfitta patita all’esordio al Gavagnin. Ha continuato il dg del Fano Simone Bernardini contestando l’arbitraggio della partita dell’euganeo, nonostante un 1-6 senza apparenti appigli o giustificazioni credibili. La carrellata si è chiusa domenica sera, con le proteste di Mauro Zironelli contro il gioco eccessivamente rude del Padova a Modena («Sodinha e Ferrario sono stati picchiati, non avremmo meritato la sconfitta») e dell’ex Armando Perna («Abbiamo cercato per novanta minuti di giocare palla contro una squadra ben chiusa. Dispiace perché lavoriamo tanto e poi concediamo una sola occasione agli avversari e prendiamo gol. Loro hanno fatto tanti falli sia nel primo che nel secondo tempo e non sono stati quasi mai sanzionati perciò da questo punto di vista siamo stati penalizzati »).
L’esame del Braglia, al netto di polemiche ormai immancabili, è stato superato dal Padova a pieni voti. Inutile cercare il pelo nell’uovo, né tantomeno le considerazioni post – partita tendenti al bello vanno alimentate unicamente in funzione del risultato. Perché la partenza controvento è stata superata brillantemente, perché il gioco c’è già e non si può pretendere che tutto funzioni a meraviglia considerato che la squadra è stata stravolta rispetto alla passata stagione.
Insomma, per adesso ha ragione su tutta la linea Sean Sogliano, che ha scommesso pesantemente su Salvatore Sullo e che ha ricevuto come prima risposta nove punti in tre partite. Domenica alle 17.30 c’è Padova-carpi, il primo big – match della stagione. La difesa è attesa al varco contro lo spauracchio Michele Vano, uno dei centravanti più forti di tutto il girone, la squadra vuole un’altra conferma piena.
Dovesse arrivare anche la quarta vittoria consecutiva, allora sì che si potrebbe fare qualche ragionamento in ottica promozione diretta. Per adesso il Padova resta una squadra fra le più attrezzate del girone assieme a Triestina, Vicenza, Piacenza. Feralpisalò e lo stesso Carpi. E se la giocherà.
Tre giornate sono troppo poche per sentenziare, ma meglio di così era impossibile cominciare. Su questo davvero pochi dubbi.