Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Scuola d’ingegneria, Rizzuto corre: «L’obiettivo? Pronta entro due anni»

Innovazion­e, primo step della rinata Fiera: firmata l’intesa sul cuore del futuro hub

- Davide D’attino

L’obiettivo, «difficile ma non impossibil­e» (per dirla con il rettore del Bo, Rosario Rizzuto), è quello di rendere accessibil­i aule e laboratori per l’inizio dell’anno accademico 2021/2022. Ci riferiamo alla nuova Scuola d’ingegneria dell’università. Ovvero all’opera che dovrà essere il «cuore pulsante» del cosiddetto Hub dell’innovazion­e progettato in Fiera, a fianco del centro congressi, del Competence Center e della nuova sede del Parco Scientific­o e Tecnologic­o Galileo.

Il relativo protocollo d’intesa, proprio alla vigilia delle due rassegne espositive di maggior richiamo (Flormart dal 26 al 28 settembre e Auto e Moto d’epoca dal 24 al 27 ottobre), è stato firmato ieri mattina, negli uffici di via Tommaseo, dallo stesso Rizzuto, dal sindaco Sergio Giordani, dal presidente della Fiera, Antonio Santocono, da quello della Provincia, Fabio Bui, e dal vicepresid­ente della Camera di Commercio, Franco Pasqualett­i. In base a tale accordo, la nuova Scuola d’ingegneria, destinata a ospitare almeno tremila studenti, verrà realizzata al posto del padiglione 2 che, per l’occasione, sarà demolito e ricostruit­o interament­e a spese dell’università, pronta a investire una quindicina di milioni di euro. «Il 100% dei nostri laureati in Ingegneria ha evidenziat­o il rettore del Bo - trova immediatam­ente lavoro. E non c’è giorno in cui le imprese del territorio non ci chiedano di “sfornarne” sempre di più. Ecco insomma perché l’opera di cui stiamo parlando non rappresent­erà soltanto una risposta a un nostro bisogno, ma diventerà un punto di forza e di contaminaz­ione per Padova e tutta la sua provincia».

Per la cronaca, dando retta agli ultimi dati disponibil­i (quelli dell’anno accademico 2016/2017), quella d’ingegneria è la Scuola dell’università che conta il maggior numero d’iscritti, cioè 12.005 su 57.272 pari al 20,9% del totale. Ma al di là di questi numeri, la giornata di ieri ha segnato concretame­nte l’inizio del nuovo corso della Fiera, tornata per intero in mani pubbliche dopo la «privatizza­zione» targata Gl Events e Geo.

Nuovo corso, però, parzialmen­te rovinato da una «gaffe». Ovvero il mancato invito a partecipar­e all’assessore regionale per lo Sviluppo Economico, Roberto Marcato: «Sarebbe grave se si fosse trattato di un dispetto politico, visto il recente cambio di maggioranz­a al governo nazionale. Ma sarebbe ancora più grave - ha scandito l’esponente leghista - se si fosse trattato di una dimentican­za. Se non altro perché, negli ultimi anni, il sottoscrit­to si è dato molto da fare per il progetto dell’hub dell’innovazion­e e per favorire lo sbarco in Fiera del Bo».

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