Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scuola d’ingegneria, Rizzuto corre: «L’obiettivo? Pronta entro due anni»
Innovazione, primo step della rinata Fiera: firmata l’intesa sul cuore del futuro hub
L’obiettivo, «difficile ma non impossibile» (per dirla con il rettore del Bo, Rosario Rizzuto), è quello di rendere accessibili aule e laboratori per l’inizio dell’anno accademico 2021/2022. Ci riferiamo alla nuova Scuola d’ingegneria dell’università. Ovvero all’opera che dovrà essere il «cuore pulsante» del cosiddetto Hub dell’innovazione progettato in Fiera, a fianco del centro congressi, del Competence Center e della nuova sede del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo.
Il relativo protocollo d’intesa, proprio alla vigilia delle due rassegne espositive di maggior richiamo (Flormart dal 26 al 28 settembre e Auto e Moto d’epoca dal 24 al 27 ottobre), è stato firmato ieri mattina, negli uffici di via Tommaseo, dallo stesso Rizzuto, dal sindaco Sergio Giordani, dal presidente della Fiera, Antonio Santocono, da quello della Provincia, Fabio Bui, e dal vicepresidente della Camera di Commercio, Franco Pasqualetti. In base a tale accordo, la nuova Scuola d’ingegneria, destinata a ospitare almeno tremila studenti, verrà realizzata al posto del padiglione 2 che, per l’occasione, sarà demolito e ricostruito interamente a spese dell’università, pronta a investire una quindicina di milioni di euro. «Il 100% dei nostri laureati in Ingegneria ha evidenziato il rettore del Bo - trova immediatamente lavoro. E non c’è giorno in cui le imprese del territorio non ci chiedano di “sfornarne” sempre di più. Ecco insomma perché l’opera di cui stiamo parlando non rappresenterà soltanto una risposta a un nostro bisogno, ma diventerà un punto di forza e di contaminazione per Padova e tutta la sua provincia».
Per la cronaca, dando retta agli ultimi dati disponibili (quelli dell’anno accademico 2016/2017), quella d’ingegneria è la Scuola dell’università che conta il maggior numero d’iscritti, cioè 12.005 su 57.272 pari al 20,9% del totale. Ma al di là di questi numeri, la giornata di ieri ha segnato concretamente l’inizio del nuovo corso della Fiera, tornata per intero in mani pubbliche dopo la «privatizzazione» targata Gl Events e Geo.
Nuovo corso, però, parzialmente rovinato da una «gaffe». Ovvero il mancato invito a partecipare all’assessore regionale per lo Sviluppo Economico, Roberto Marcato: «Sarebbe grave se si fosse trattato di un dispetto politico, visto il recente cambio di maggioranza al governo nazionale. Ma sarebbe ancora più grave - ha scandito l’esponente leghista - se si fosse trattato di una dimenticanza. Se non altro perché, negli ultimi anni, il sottoscritto si è dato molto da fare per il progetto dell’hub dell’innovazione e per favorire lo sbarco in Fiera del Bo».