Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sciopero dei bus: fermi sette autisti su dieci Disagi limitati ma scoppia il caso Arcella: «Rinviata la Circolare e avrà orari assurdi»
Obiettivo raggiunto. Almeno per i protestatari. Lo sciopero degli autisti degli autobus e dei tram cittadini, proclamato per l’intera giornata di ieri dai sindacati di base (Adl-cobas, Sls, Sgb e Slm), ha infatti comportato più di qualche disagio alle migliaia di padovani che, quotidianamente, adoperano i mezzi pubblici. Nonostante la copertura durante le «fasce di garanzia», cioè da inizio servizio alle 8,30 e dalle 12,30 alle 15,30, sono saltate decine di corse e, di conseguenza, sono aumentati di parecchi minuti i tempi di attesa alle fermate. Nessun problema, invece, per gli studenti. Nel senso che, proprio grazie alle «fasce di garanzia», lo sciopero indetto nel primo giorno di scuola si è alla fine rivelato «indolore».
In serata, tornando all’attacco dei vertici di Busitalia Veneto, i sindacati hanno riferito di un’adesione intorno al 70%. Un discorso a parte, però, merita la Circolare Arcella. Ovvero la nuova linea che avrebbe dovuto cominciare a correre proprio ieri. Ma dal capolinea di via Avanzo non è partito nessun autobus. E soltanto a fine giornata, per bocca del presidente di Busitalia, Andrea Ragona, si è saputo che l’inizio del servizio è stato rinviato a lunedì prossimo 16 settembre. Cosa che, inevitabilmente,
Polemica Maretta nel quartiere per la ritardata partenza del servizio dedicato
ha mandato su tutte le furie Enrico Verger, portavoce del comitato che, nei mesi scorsi, si è battuto per l’attivazione della Circolare Arcella: «Ci era stato detto che la nuova linea sarebbe scattata oggi (ieri, ndr). E invece, improvvisamente, abbiamo scoperto che dovremo aspettare ancora cinque giorni. Al di là di questo però - ha evidenziato Verger - ci sembra ridicolo che il servizio cominci soltanto alle 8,30 e che l’autobus passi soltanto ogni 40 minuti. Inoltre, non capiamo il motivo per cui, dalle 12,30 alle 15, ci sia una pausa di due ore e mezza e nemmeno perché l’ultima corsa sia quella delle 18,20». (d.d’a.)