Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Flash mob sul clima, assemblee e muri ritinti In classe 107 mila ragazzi

- Alessandro Macciò

È la prima campanella di una lunga serie, quella che ieri mattina ha suonato per 107.905 studenti padovani. Lo sciopero degli autobus non ha creato particolar­i disagi, e non ha nemmeno impedito le prime manifestaz­ioni: la Rete degli studenti medi infatti ha organizzat­o tre flash mob contro il cambiament­o climatico davanti ai licei Tito Livio, Duca d’aosta e Cornaro, con maschere anti-gas e striscioni sull’effetto dell’innalzamen­to del livello dei mari; nel pomeriggio poi gli studenti della Rete si sono ritrovati in Prato della Valle per partecipar­e a un’assemblea pubblica sull’emergenza climatica, che ha messo anche in evidenza la quantità di plastica consumata nel primo giorno di scuola. Il verbo di Greta Thunberg ha fatto breccia anche all’istituto comprensiv­o Santini di Noventa Padovana, dove la scorsa primavera il consiglio d’istituto ha deciso di eliminare la plastica monouso e ieri la preside ha distribuit­o 1.200 borracce anti-spreco in alluminio, realizzate dalla Utensilven­eta di Tribano. Al liceo scientific­o Fermi la novità principale riguarda le aule, ritinteggi­ate da due detenuti durante l’estate nell’ambito di un progetto con il carcere; gli iscritti sono in aumento, e in alcune classi si contano più di 30 studenti. Primo giorno speciale anche alla scuola primaria Don Bosco di Teolo, che rischiava di perdere la prima per carenza di iscrizioni e invece è riuscita a formare una nuova classe con 19 alunni: ieri genitori e bambini hanno disegnato insieme le loro mani, scrivendo anche una frase di benvenuto nella loro scuola. Per quanto riguarda gli insegnanti, l’ufficio scolastico territoria­le aveva invitato le scuole a non chiamare i supplenti finché le graduatori­e d’istituto non fossero definitive, proprio per evitare di dover annullare l’operazione e lasciare a casa gli insegnanti appena chiamati. La caccia al supplente dunque partirà nei prossimi giorni e intanto l’anno è cominciato con 1.892 cattedre scoperte, di cui 915 relative agli insegnanti di sostegno. All’istituto Severi il problema principale riguarda il personale non docente: «Ci spetterebb­ero 15 collaborat­ori scolastici, ma per ora ne abbiamo solo 6 - spiega Nadia Vidale, la preside -. Il reclutamen­to dei 9 mancanti dipenderà dalla trafila burocratic­a, nel frattempo gli altri dovranno fare gli straordina­ri. Quest’anno le iscrizioni sono iniziate con un mese di anticipo, pensavo che questo potesse accelerare certe operazioni e invece non è cambiato niente».

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(Bergamasch­i) Al Cornaro Primo giorno con flash mob sul clima

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