Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cavalli liberi turista impaurito cade e muore

Venezia, i video della lite già on line

- Piol

Ha visto dei cavalli liberi, si è spaventato ed è caduto tra le rocce. Sarebbero questi, stando alle testimonia­nze dei presenti, gli istanti che hanno preceduto la morte di Svend Thestrup. Ecco, quindi, la possibile causa all’origine della tragedia che è costata la vita a un danese di 72 anni in vacanza con la moglie in Val Pusteria.

Un selfie in gondola finisce VENEZIA con un’azzuffata nel sottoporte­go. Alcuni video, divenuti virali sul web, mostrano nel cuore di Venezia - alle Mercerie di San Marco vicino al ponte dei Bareteri - un turista prendere a testate un gondoliere che mantiene la calma. Ma poi la situazione degenera.

L’episodio risale a sabato pomeriggio, quando una famiglia di turisti, forse sudamerica­ni, decide di salire a bordo di una gondola ormeggiata per farsi delle foto dalla riva. Il «pope», in quel caso un sostituto gondoliere, torna dal pranzo e si trova gli intrusi in barca. Non è una novità per Venezia, vista spesso come un parco divertimen­ti in cui è difficile far scendere le persone da quelle che credono «giostre» e combattere il malcostume. E anche in questo caso, l’invito a scendere dalla gondola, in qualsiasi modo sia stato rivolto, sembra quasi fuori luogo e fa infuriare lo straniero.

Il primo video inizia con il sudamerica­no, con addosso una polo azzurra, che spintona il gondoliere, lo prende a schiaffi e testate, anche con un pugno sulla mandibola. Il pope continua a ripetere all’uomo «non ti tocco, non ti tocco», mostrando la ferma intenzione a non reagire. Nel filmato, girato dal ristorante dall’altra parte del canale, si sente una straniera urlare «stop it» al turista violento. Accanto all’aggressore c’è una ragazza che urla a squarciago­la: prima cerca di portar via il familiare, poi torna a inveire contro il gondoliere. Quest’ultimo però, non alza le mani, le tiene dietro la schiena e poi conserte. Sa bene di essere ripreso e di rappresent­are la categoria in quel momento, tanto da girarsi e dire ad alta voce: «Mira, Facebook todo», indicando l’aggressore, facendo capire che la violenza finirà presto in Rete.

Poi però, la situazione degenera. Un altro video mostra un’azzuffata nel sottoporte­go, dove interviene anche un altro gondoliere a dividere i protagonis­ti. Alcuni testimoni dicono che il turista se n’è andato con la maglia strappata. «Il collega è stato molestato a lungo, a un certo punto ha reagito e le ha pure prese dalla coppia» dice un altro pope. Il presidente dei bancali, Andrea Balbi, racconta: «Il collega è stato afferrato per un braccio dal turista e si è divincolat­o. Forse lo straniero è caduto a terra in quel momento. C’è gente davvero maleducata: mentre lavoravo a San Marco un uomo è salito per farsi un selfie direttamen­te sulla poppa della gondola, con il rischio di rovinarla».

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Un frame del video della zuffa in cui sono stati coinvolti un gondoliere e un turista. All’origine della zuffa la scelta di farsi un selfie in gondola
L’alterco Un frame del video della zuffa in cui sono stati coinvolti un gondoliere e un turista. All’origine della zuffa la scelta di farsi un selfie in gondola

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