Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Piantagione di marjiuana in ex lavanderia «Tradita» dall’odore sentito dai pescatori
Occhiobello, la segnalazione ai carabinieri: arrestati tre cinesi clandestini
A dare il via alle indagini sono state segnalazioni di strani odori provenienti da via Piacentina a Santa Maria Maddalena. I carabinieri della Compagnia di Castelmassa, coadiuvati dai colleghi del Nucleo investigativo, hanno scoperto così che il punto di origine di questi odori era un’ex lavanderia in aperta campagna. Lo stabile, dismesso, era stato adibito a piccola fabbrica di produzione intensiva di marijuana, con tutta probabilità destinata alle province limitrofe.
Il blitz ha portato all’arresto di tre cinesi irregolari, sorpresi dentro l’ex lavanderia a custodire la serra illegale, per produzione ai fini di spaccio di droga. Gli arrestati: Xiongjie Xia, 47enne con qualche precedente penale; Bao Chen, 40enne; Bing Wang, 44enne. Due di loro hanno provato a scappare salendo sul tetto dell’abitazione mentre il terzo si era nascosto all’interno di un armadio.
Ai tre è contestato anche il furto di energia elettrica perché l’ex lavanderia aveva un allaccio abusivo a un traliccio Enel che garantiva ben 80 megawatt quando una casa normale ne usa 3. Per staccare l’allaccio abusivo, i tecnici Enel hanno dovuto sospendere l’erogazione dell’energia elettrica in tre vie.
Il blitz dei militari dell’arma a Santa Maria Maddalena è scattato all’alba di sabato scorso, portando alla scoperta di 1.100 piante di marijuana e sei chili della sostanza stupefacente già essiccata e pronta a essere spacciata.
Per portare via tutta la droga sequestrata ci sono voluti due mezzi pesanti. All’interno dell’edificio dieci stanze erano adibite a serre, solo una serviva ai tre arrestati per alloggiare. Dentro l’ex lavanderia c’erano lampade «ad hoc» per accelerare il processo di crescita della pianta stupefacente, un sistema di ventilazione forzato di tipo industriale e molti sacchi con del concime.