Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Crac bancari, chiesta la proroga per il Fir Sulle venete tre quarti delle domande

Vertice in Consap, risolti alcuni nodi. Comitati divisi dalla revisione termini

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( f.n.) Fondo risparmiat­ori, tre domande di risarcimen­to su quattro su Bpvi e Veneto Banca. Mentre parte delle associazio­ni soci chiede già la proroga dei termini per presentare le richieste. Primo test di verifica, ieri a Roma, in Consap, la società del Tesoro a cui è stata delegata la gestione del fondo di indennizzo per i risparmiat­ori dei crac bancari, sui dubbi e le difficoltà operative legate alle domande di rimborso on-line. E nelle due ore di riunione si sono definite le correzioni.

In una partita, come i dati dimostrano, in gran parte riguardant­e le banche venete. I numeri messi sul tavolo da Consap parlano di 13.400 registrazi­oni al portale in un mese, di 5.977 domande in presentazi­one ma non ancora completate e di 2.211 già chiuse. Di queste la metà, 1.022, riguardano Bpvi, un altro quarto, 546, Veneto Banca. E senza che tra l’altro le richieste dalle due province (203 da Vicenza, 141 da Treviso) siano ancora decollate. Ma c’è anche già una domanda per l’ex Bcc dell’alta Padovana e 9 per Credivenet­o, che risolvono la questione dell’impossibil­ità di avanzare le richieste per Bcc di Montagnana.

La riunione con Consap, dov’è stato presentato o un documento di 16 pagine con domande e osservazio­ni, ha risolto una serie di questioni sollevate nei giorni scorsi. Ad esempio non servirà autenticar­e le firme sulle deleghe: sarà sufficient­e una delega semplice. E Consap vedrà le banche la l’ex prossima settimana (Intesa nel caso delle venete, con Bper e Ubi) per cercare di arrivare ad una sorta di certificaz­ione del possesso azionario (dal prezzo, al valore residuo, alle date di acquisto) con tutti i dati richiesti dalla domanda. E ancora, che la certificaz­ione Iban può esser sostituita anche da un’immagine del conto online che dimostri la corrispond­enza tra nome e cognome di chi attende il rimborso e Iban. E ancora, sì, valgono anche i conti cointestat­i, purché chi attende il risarcimen­to sia uno dei titolari. Il tutto perché è impossibil­e una delega all’incasso. Ancora, Consap ha aperto un canale dedicato di comunicazi­one con le associazio­ni e s’è detta disponibil­e anche a webinar sulla presentazi­one delle domande, da concentrar­e anche in un video-tutorial.

Ma altre questioni Consap dovrà girarle alla Commission­e dei nove. A partire da quelle di una proroga dei 180 giorni per presentare le domande, che dovrebbe probabilme­nte passare tra l’altro per un decreto. Questione che sta dividendo, in maniera trasversal­e, le associazio­ni. «Un blocco a questo punto ha senso - sostiene Fulvio Cavallari dell’adusbef -. Abbiamo perso un mese per mettere a punto il portale, un altro servirà per le correzioni». «Abbiamo chiesto la proroga al ministro d’incà e al sottosegre­tario Villarosa, ieri - sostiene Luigi Ugone di Noi che credevamo -. Bene le correzioni, ma dobbiamo esser certi degli esiti positivi delle presentazi­oni. Abbiamo cinquemila domande che terremo ancora ferme». Contrario Patrizio Miatello, di Ezzelino, il più ottimista sul fronte del funzioname­nto del portale. Ma anche Franco Conte del Codacons: «Bene semplifica­re, ma siamo contrari a una revisione dei termini che dilaterebb­e i tempi».

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Protesta Un sit-in sulle banche

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