«Chi si candida alle Regionali andrà fuori»

Il sindaco Giordani ha parlato chiaro ai suoi assessori: «Se qualcuno di voi ha intenzione di candidarsi alle elezioni regionali dell’anno p pretenderò che rimetta le sue deleghe».

Da una parte, le proteste per la Circolare Arcella. Dall’altra, invece, quelle per la navetta riservata agli alunni della scuola media Mameli. E, nel mirino, Palazzo Moroni e Busitalia Veneto. Ma andiamo con ordine, cominciando dalla Circolare Arcella, ovvero la nuova linea di autobus (in funzione dall’altro ieri) interamente dedicata al quartiere più popoloso della città. In proposito, il comitato di residenti e commercianti, che nei mesi scorsi si è battuto per la sua attivazione, ora si lamenta essenzialmente per tre motivi: perché la Circolare è in servizio soltanto dal lunedì al venerdì, perché le corse partono troppo tardi (alle 8,30) e finiscono troppo presto (alle 18,20) e perché la frequenza è di ben 40 minuti. «Come Comune - ricorda il vicesindaco con delega alla Mobilità, Arturo Lorenzoni abbiamo

Navetta Mameli

Piva: ci sono stati disagi iniziali ma ora sono rientrati

stanziato più di 30 mila euro per quest’autobus e fra tre mesi, alla fine del periodo di sperimentazione, tireremo le somme sulla sua utilità o meno. Detto questo, però, con quelli che avevano raccolto le firme per l’istituzione della Circolare, eravamo stati molto chiari, spiegando loro che Busitalia non era in grado di coprire le ore di punta perché, altrimenti, avrebbe penalizzato gli altri quartieri della città». Diverso, invece, il discorso della navetta per gli alunni della Mameli, costretti quest’anno a fare lezione nella parrocchia della Madonna Pellegrina, in via D’acquapendente, vista l’inagibilità per lavori dell’edificio di via Agnusdei: «La scorsa settimana, è vero, c’è stato qualche disagio. Ma adesso – risponde l’assessore cittadina alla Scuola, Cristina Piva, rivolta alle famiglie dei ragazzi – mi sembra che le cose siano migliorate. E, come amministrazione, faremo di tutto per migliorarle sempre di più». (d.d’a.)