Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Scempio nuova Pediatria» Non si arrende il fronte del no e ora s’appella a Franceschini
Architetti e ambientalisti contro l’opera, dossier al ministro della Cultura
Nuovo tentativo. Sono già passati due mesi esatti da quando, il 17 luglio scorso, una decina di associazioni ambientaliste, col supporto dell’ordine degli Architetti, ha recapitato all’allora capo della Soprintendenza del Veneto, Emanuela Carpani, un articolato faldone di protesta contro la realizzazione della nuova Pediatria, prevista all’interno del «vecchio» ospedale di via Giustiniani al posto dell’edificio che ospitava Pneumologia. Dalle Belle Arti, però, non è ancora arrivata alcuna risposta, tantomeno sulla richiesta di apporre un «vincolo di tutela paesaggistica» sull’area in cui si è deciso di collocare l’opera, simile a quello che, almeno per il momento, ha «salvato» il Castello del Catajo dalla costruzione di un mega centro commerciale a Due Carrare.
Ma le sigle in questione, tra cui Comitato Mura, Legambiente, Italia Nostra, Arco e Incivilis, non hanno alcuna intenzione di darsi per vinte. Tanto che ieri, durante il convegno «Giustinianeo, Parco delle Mura e nuova Pediatria» (svoltosi la mattina nella Sala Golena di via San Massimo e il pomeriggio nella Sala Zairo di piazza Salvemini), hanno fatto sapere che lo stesso faldone verrà presto inviato non solo al nuovo soprintendente Vincenzo Tiné, ma anche al neoministro della Cultura, Dario Franceschini. «Bisogna fermare questo scempio prima che sia troppo tardi. Stiamo infatti parlando - hanno ribadito, tra gli altri, la presidente dell’ordine degli architetti, Giovanna Osti, il professor Vittorio Spigai, docente di Architettura allo Iuav di Venezia, e l’urbanista Luisa Calimani (già deputata dei Ds nonché assessore a Palazzo Moroni) - di un fabbricato completamente fuori scala di ben 10 piani e alto 31 metri per una volumetria complessiva di oltre 50 mila metri cubi. Il tutto, peraltro, a distanza di appena 25 metri dalle antiche mura cittadine, che però si riducono rispettivamente a 13 e 5 considerando le cosiddette “piazze basse” e le gallerie del Bastione Cornaro».
Alla prima parte del convegno era presente pure il vicesindaco con delega all’urbanistica, Arturo Lorenzoni: «La Regione e l’azienda Ospedaliera hanno reputato che quella fosse l’area più adatta in cui realizzare la nuova Pediatria. Ma - ha ammonito il professore di Coalizione Civica - se esistono alcune valide alternative, questo è il momento di tirarle fuori. Senza però dimenticare l’urgenza di costruire un reparto più moderno e dignitoso rispetto a quello attuale in cui far stare i piccoli pazienti, le loro famiglie e i medici». Per la cronaca, mentre da poco più di un mese è in corso l’abbattimento della vecchia palazzina di Pneumologia, la progettazione definitiva della nuova Pediatria è stata affidata, ancora ad aprile 2018, al trio Proger Spa, Striolo Fochesato and Partners e Manens Tifs Spa. Ed entro la fine di quest’anno, dovrebbe essere bandita la gara d’appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’effettiva realizzazione dell’opera. Valore stimato intorno ai 60 milioni di euro.