Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Addio a Ezio, imprenditore nonno «Tolta la patente, non era più lui»
Voleva ancora guidare, se n’è andato alla soglia dei cent’anni
È morto ieri nella notte Ezio Cauzzo: il 4 novembre avrebbe compiuto 100 anni. Lo avevamo lasciato l’anno scorso davanti alla sua auto e al suo negozio di bombole a Sant’anna Morosina di San Giorgio in Bosco, in apprensione perché aveva paura che non gli rinnovassero la patente, lui che a 99 anni guidava ancora per andare a comprarsi il giornale. «Papà ci ha lasciati alle due di notte – racconta la figlia Manuela – era in ospedale da agosto per una frattura al femore, poi ci sono state altre complicazioni. Se ne è andato con tutta la famiglia vicino». Ezio ha vissuto tanto e con gioia, dedicando anche molto tempo ai pronipoti di nove e tre anni, che adorava. «Purtroppo ad aprile dell’anno scorso non gli hanno rinnovato la patente e da quel momento è iniziato un lento e inesorabile declino. Papà amava la sua libertà, orgoglioso di non aver bisogno di nessuno. Il fatto di dover chiedere un aiuto per ogni spostamento lo metteva di malumore, io gli dicevo ‘papà, hai quasi 100 anni, lasciati servire ogni tanto, fai il re’. Ma non c’era verso. Senza patente, ha cominciato a stare troppe ore in casa». Ezio che fece la guerra e venne imprigionato dai tedeschi, poi Cavaliere della Repubblica, contadino e postino d’amore per due fidanzati del paese, se n’è andato circondato dall’amore della sua famiglia. I funerali si terranno giovedì pomeriggio nella chiesa di Sant’anna Morosina. (r.pol.)