Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ora guerra alla cimice asiatica
Insetto distruggi-frutta e verdura. La Regione: piano da 100 milioni di euro A Badia ieri 400 agricoltori veneti per chiedere sostegno al reddito e sgravi
Quasi 400 agricoltori in piazza a Badia con cassette piene di frutta distrutta dalla cimice asiatica, l’«aliena» che ha devastato l’agricoltura polesana e non solo. Il mondo agricolo è in ginocchio e dalla protesta organizzata ieri pomeriggio da Confagricoltura in piazza e nel teatro di Badia, chiesto lo stato di emergenza per il settore ortofrutticolo, con la previsione di un sostegno al reddito degli agricoltori e sgravi fiscali e contributivi. A chiederlo Lodovico Giustiniani presidente Confagricoltura Veneto all’incontro al quale hanno partecipato politici locali, regionali e nazionali.
«Siamo di fronte a un’emergenza nazionale — ha affermato Giustiniani — C’è il rischio che tutta una serie di colture importanti dell’agroalimentare scompaiano e questo è un grido d’allarme che gli agricoltori lanciano al mondo della politica per far sì che trovino soluzioni urgenti».
Tra le prime operazioni da attuare l’individuazione di antagonisti in natura che possano combattere ed eliminare la cimice asiatica. Tra le strade percorribili una è quella dell’uso di insetti come la vespa «samurai».
Ma occorrono tempo, risorse e sperimentazioni per poterlo fare. L’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan ha annunciato che chiederà 100 milioni di euro per i danni subiti al governo e chiederà risorse anche a Bruxelles.
«Al governo nazionale e all’europa chiediamo la stessa attenzione riservata alla Xylella il batterio che ha colpito gli olivi mediterranei e ha messo a rischio l’olivicoltura — ha spiegato Pan — Serve l’impegno unitario e coordinato di associazioni e istituzioni ad ogni livello per predisporre un Piano nazionale straordinario di interventi, condiviso e sostenuto anche dall’unione Europea».
La cimice «aliena» sta distruggendo alberi di mele, pere, kiwi, pesche e nettarine per 14 mila ettari complessivi in Veneto. Finora i danni stimati superano i 250 milioni di euro in tutta Italia, più di 100 solo in Veneto.
«Il problema è più ampio. Colpita la frutta, ma anche la verdura — ha spiegato Graziano Azzalin, consigliere regionale e vicepresidente delle Commissione agricoltura a Venezia — La politica lo deve mettere tra le priorità. Bisogna agire su diversi piani, il problema è complesso».