Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Stop ai 43 licenziame­nti Ecolab»

Sindacati e prefetto all’azienda: per agevolare la vendita della fabbrica

- Antonio Andreotti

Fermare la procedura di mobilità per i 43 lavoratori della «Ecolab», in modo da rendere più appetibile lo stabilimen­to rodigino per eventuali acquirenti. Questa la richiesta ai vertici «Ecolab» partita ieri in Prefettura dai sindacati del settore chimico e dal sindaco Edoardo Gaffeo, con l’accordo del prefetto Maddalena De Luca.

L’amministra­tore delegato di «Ecolab Italia» Antonio Costantini non ha detto no, ma si è impegnato a portare queste istanze ai vertici aziendali alla «casa madre» a Zurigo.

«Stiamo lavorando su diversi fronti per trovare soluzioni per i lavoratori e per il territorio, tra cui la ricerca di potenziali acquirenti per l’impianto, alcuni dei quali ci stanno già manifestan­do interesse» ha commentato Costantini.

I lavoratori e Federica Franceschi per Filctem-cgil, Enrico Rigolin per Femca-cisl e Giampietro Gregnanin per Uiltec hanno quindi ritenuto di proseguire l’assemblea permanente allo stabilimen­to in attesa di notizie da Zurigo che sono attese a giorni.

Il bubbone riguardant­e l’ex «Esoform» rilevata nel 2011 dalla divisione italiana della multinazio­nale «Ecolab», è scoppiato otto giorni fa con una comunicazi­one alle segreterie sindacali del settore chimico. Martedì scorso è stata annunciata la chiusura dello stabilimen­to rodigino che produce

Azienda interpella­ta L’ad della società s’è impegnato a portare la richiesta ai vertici della multinazio­nale

sostanze tossiche per microorgan­ismi animali e vegetali, disinfetta­nti e cosmetici e la messa in mobilità di 43 addetti dei quali 22 sono donne (ad altri 8 prospettat­o il trasferime­nto nella sede di Verona).

I motivi per la chiusura riguardano la presenza di numerosi clienti all’estero e il peso dei costi di produzione, dato che larga parte delle materie per la lavorazion­e provengono dall’estero. Sullo sfondo, il trasferime­nto in Francia della produzione eseguita a Rovigo.

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